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Francesco Ventrici, detto &quot;Il Gordo&quot;

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CATANZARO – Beni per un valore di 1,3 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza dei Comandi provinciali di Catanzaro e Bologna, con il coordinamento della Procura distrettuale del capoluogo calabrese, ad un narcotrafficante internazionale originario del vibonese da tempo residente in Emilia Romagna. Il provvedimento è stato disposto dal Tribunale di Catanzaro.

Il destinatario è Francesco Ventrici, 50 anni, detto “Il Gordo”, noto broker della droga, originario di San Calogero, imputato in numerosi processi sul narcotraffico internazionale.

L’uomo era stato accusato anche di una presunta estorsione alla Lidl Italia che era alla ricerca di un’azienda per la spedizioni delle merci in Calabria. Si tratta di un soggetto ritenuto vicino al clan Mancuso di Limbadi e, un tempo, in affari con l’altro broker Vincenzo Barbieri, ucciso a San Calogero l’11 marzo del 2011, davanti al bar del paese.

Il narcotrafficante, coinvolto in vari procedimenti penali per l’importazione in Italia di ingenti carichi di sostanze stupefacenti provenienti dal Sudamerica nascosti in carichi di merce di copertura come tubi di plastica inseriti in blocchi di marmo, controsoffittature in plastica, è attualmente in carcere dove dovrà scontare una condanna valida fino al 3 ottobre 2045.

Il sequestro scaturisce oltre che da una valutazione del profilo criminale dell’interessato, inserito a pieno titolo nella categoria dei soggetti connotati da pericolosità sociale, anche da indagini economico-patrimoniali svolte dagli uomini dei G.i.c.o. dei Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria di Catanzaro e Bologna con il coordinamento della Procura di Catanzaro.

Dalle analisi effettuate è stato possibile accertare un’evidente sproporzione tra il valore del patrimonio accumulato nel tempo e le fonti di reddito lecite a lui riconducibili. I sigilli sono stati apposti dai finanzieri ad un appezzamento di terreno in provincia di Vibo Valentia e due fabbricati di pregio in provincia di Bologna.

Nel 2014, Ventrici era stato destinatario di un analogo provvedimento di confisca emesso dall’autorità giudiziaria di Bologna poi annullato dalla Cassazione che, accogliendo le doglianze dell’interessato, aveva sancito la competenza della Procura di Catanzaro.

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