L'interno del nuovo teatro a Moderata Durant
3 minuti per la letturaVIBO VALENTIA – Anche se non è ancora terminato il colpo d’occhio all’interno è certamente notevole. «E quando sarà illuminato sarà da restare senza fiato», commenta l’assessore ai lavori pubblici di palazzo Razza, Giovanni Russo.
Ma, in effetti, il quesito è proprio “quando”. Quando infatti il nuovo teatro sarà ultimato? Ormai i ritardi non si contano più anche se finalmente sembra che si sia imboccata la strada che porta al traguardo. Di tempistica esatta, tuttavia, il componente della Giunta comunale, non ne offre, memore dei molti intoppi del passato che, specifica, «non sono dipesi da questa amministrazione la quale, invece, sta portando a termine l’opera nonostante il blocco dei lavori a causa dell’emergenza pandemica e la sostituzione della precedente ditta».
Certo, l’impatto visivo dell’esterno della struttura nulla a che vedere con quanto celato nella sua “pancia”: a parte la vetrata principale il resto è molto simile ad un immenso capannone ed anche il colore, grigio, non aiuta. A volerla dire tutta non ci si aspetta di trovarci dentro l’eleganza solita di un teatro. E invece la sorpresa è proprio questa.
Nei giorni scorsi la II Commissione consiliare, presieduta da Carmen Corrado, ha effettuato un sopralluogo nell’edificio sito nel popoloso quartiere “Moderata Durant”, ad un tiro di schioppo dal parco urbano. Accompagnati dall’assessore Russo, i consiglieri hanno potuto vedere di persona gli interni, l’enorme palco separato dalla platea da un fossato nel quale sarà posizionata l’orchestra in occasione di particolari rappresentazioni teatrali, le balconate con il rivestimento in legno distribuite su tre piani ai quali si accederà per mezzo di due rampe di scale e di altrettanti ascensori. Ampi gli atri di accesso alle poltroncine per un totale, platea compresa, di poco oltre 500 posti.
Per quanto riguarda, poi, l’area esterna, si sta procedendo alla sistemazione dei parcheggi e delle vie di accesso per il pubblico ed i service. All’interno, invece, i tendaggi sono stati montati e sono stati sottoscritti i contratti per gli ascensori e le poltroncine, ovvero i più onerosi e che prevedono tempi di consegna piuttosto lunghi – ha asserito ancora Russo – Tuttavia non mi sento di dare una data di ultimazione del teatro, perché ci sono troppe variabili».
Il tour durato circa una mezz’ora ha consentito quindi a ciascuno dei consiglieri comunali di apprezzare l’opera, ponendo delle domande all’assessore in ordine ad una serie di specifiche tecniche e sulla funzionalità degli impianti e dell’opera in generale. Qualcuno, tuttavia, ha storto un po’ il naso circa il piattume del colore esterno dell’edificio, avanzando la proposta di un concorso di idee per rendere «cromaticamente più d’impatto la struttura».
I lavori per la costruzione del teatro nel quartiere Moderata Durant sono iniziati nel maggio del 2015 (il finanziamento era stato ottenuto via Cipe dal sindaco Nicola d’Agostino).
Poche settimane addietro si era verificata la rescissione unilaterale per gravi inadempienze del contratto con la ditta incaricata. Non sarebbe stata più, quindi, il Consorzio Stabile Geco Scarl, con sede ad Anzio, ad ultimare gli interventi relativi agli arredi interni del nuovo teatro, che sono stati affidati all’impresa giunta seconda in graduatoria.
«Questa decisione è stata inevitabile, anche se non a cuor leggero perché non si può più tergiversare. Abbiamo concesso al Consorzio la massima collaborazione, che però non ha portato a nulla perché la ditta ha disatteso ogni impegno», aveva commentato l’assessore Russo. Ora non resta che attendere l’apertura. Vedremo quando ciò avverrà.
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