Il castello di Pizzo
1 minuto per la letturaPIZZO (VIBO VALENTIA) – “Ha compreso di aver commesso una bravata ed ha chiesto scusa. Dopo un gesto brutto, uno bello. Mi auguro che abbia realmente capito”.
A parlare è Francesco Pascale, presidente della cooperativa Kairos, che gestisce uno dei simboli della cittadina costiera: lo storico Castello in cui fu fucilato Gioacchino Murat. È lui a commentare il gesto vandalico perpetrato da un minorenne sabato sera mentre si trovava con alcuni suoi coetanei. Il tutto ripreso nitidamente dalle telecamere installate lungo il perimetro del maniero.
“Il ragazzino ha buttato per terra una pianta posta nelle pertinenze del castello – ha detto Pascale – favorito dal fatto che questo fosse chiuso a quell’ora e che, quindi, non vi fosse alcuno deĺlo staff. L’indomani ho trovato la pianta, e il relativo vaso, per terra e quindi sono andato a vedere le immagini riprese dall’impianto di videosorveglianza”.
Pascale ha quindi fatto un post su Fb per denunciare l’accaduto – ovviamente con poche speranze di individuare il responsabile – ma ecco che poco dopo è successo quel che non ti aspetti: il ragazzino ha chiamato l’associazione per ammettere le proprie colpe: ” Le chiedo scusa – ha detto a Pascale – Sono stato io, si è trattato di una bravata”, anche se poi avrebbe specificato “di essersi inavvertitamente appoggiato alla pianta, facedola cadere”.
Ad ogni modo, “ho apprezzato le sue scuse – ha concluso il presidente della Kairos – perché non è da tutti, e mi auguro che abbia capito il gesto che, di per sé, non è grave, ma ciò non toglie che non sia stato sbagliato. È perdonato”.
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