Una delle armi sequestrate
1 minuto per la letturaVIBO VALENTIA – Alle prime ore dell’alba di ieri, i militari della Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia, con l’ausilio dello Squadrone Cacciatori e in stretta sinergia con la Procura della Repubblica di Vibo Valentia, hanno dato avvio ad una vasta attività di controllo nel complesso abitativo popolare in una traversa di via della Pace.
Nel corso delle attività di perquisizione, in una cantina apparentemente abbandonata, dopo avere rimosso gli ostacoli fissi, su autorizzazione del magistrato di turno, è stato rinvenuto un fucile a pompa calibro 12, marca winchester, completo di munizionamento.
I successivi accertamenti e le ulteriori perquisizioni estese sulla città hanno consentito di risalire alla persona che aveva la reale disponibilità dell’arma, Francesco Federici, classe 64, padre di Luigi, già tratto in arresto nella operazione “Rinascita” del 19 dicembre scorso e ritenuto elemento di spicco della cosca Pardea-Ranisi.
Esaminate le risultanze, l’autorità giudiziaria ha disposto l’arresto e la traduzione presso la casa circondariale.
Nel corso della vasta operazione per la ricerca di armi illegalmente detenute, sono stati rinvenuti anche un nastro mitragliatore MG con 49 bossoli calibro 7.62, due proiettili cal. 7.62 completi di ogiva, 1 pugnale da guerra a doppia lama in dotazione alle truppe della seconda guerra mondiale. Per i possessori è scattata la denuncia.
«Continua, dunque, in maniera serrata l’azione delle Forze dell’ordine e della Magistratura sul territorio vibonese, per contrastare l’illegalità e garantire auspicati livelli di sicurezza e vivibilità alla stragrande maggioranza dei cittadini, che già in numerose circostanze hanno manifestato soddisfazione e solidarietà per queste operazioni sinergiche».
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