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L'istituto Morelli di Vibo Valentia

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VIBO VALENTIA – Una vicenda certamente da non sottovalutare, e che riguarda da vicino uno studente del Liceo Classico di Vibo Valentia. Un ragazzo disabile che purtroppo non ha la possibilità di muoversi in tutta libertà; così i rappresentanti del “Morelli”, Nicoletta Tiano e Emmanuele Fullone Penna, hanno preso carta e penna per sottoporre all’attenzione del Comune e della Provincia la grave problematica che ormai da tempo interessa la scuola. «Le uniche zone della scuola a cui gli studenti con difficoltà o impossibilità motorie possono accedere senza scontrarsi con barriere architettoniche di qualche genere sono il primo piano e il cortile. Per raggiungere l’auditorium, che funge anche da palestra, e i laboratori, gli studenti in difficoltà e le loro classi sono costretti ad uscire dal perimetro dell’istituto, percorrere un tratto della strada antistante alla scuola e accedere quindi dall’entrata secondaria dell’edificio. Segnaliamo inoltre che tutte le altre regioni della scuola, salvo che gli studenti con disabilità non siano presi in braccio da docenti o alunni, sono del tutto inaccessibili», hanno detto i ragazzi. Quanto detto, oltre che esporre gli interessati ad un inutile pericolo, «pone in estrema condizione di disagio lo studente coinvolto e ne sottolinea negativamente le diversità, che, nel progetto della scuola, dovrebbero essere al contrario cancellate, se non, in un’ottica più ampia, addirittura valorizzate».

Per queste ragioni i rappresentanti ritengono sia senz’altro urgente intervenire in merito, «affinché il diritto di tutti gli studenti a vivere l’esperienza scolastica senza impedimenti o discriminazioni, volontarie o involontarie che siano, possa essere garantito». Nella fattispecie, ciò di cui la scuola necessita è un montascale per le quattro rampe che collegano il piano terra, dove si trovano l’auditorium e i laboratori, il primo piano, dove si trovano le classi, e il secondo, dove si trova l’aula magna. «Attendiamo nella speranza che la condizione degli studenti che oggi frequentano, e che un domani frequenteranno, la nostra scuola possa muovere la sensibilità e il senso di responsabilità di chi già avrebbe dovuto provvedere a garantire un diritto fondamentale, come sancito dalla Costituzione all’articolo 3 comma 2: “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. Ci auguriamo quindi un immediato riscontro ed un efficace celere intervento per l’installazione materiale del suddetto montascale», hanno asserito.

A rispondere è stata la Provincia di Vibo Valentia, guidata dal presidente Salvatore Solano, attraverso gli uffici una nota firmata dai tecnici Antonio Lascala e Caterina Bellantoni. «Si precisa che la Provincia non sottovaluta il problema, non lo trascura e non rimane indifferente, anzi ha in programma l’installazione di un ascensore esterno funzionale all’abbattimento delle barriere architettoniche che non è stato realizzato a causa di varie problematiche (impossibilità di tagliare gli alberi e cortile occupato dalla tensostruttura). La Provincia, su richiesta dei genitori di una studentessa con problemi motori e del dirigente, ha realizzato due rampe necessarie a consentire l’accesso alla scuola agli studenti, per come indicato dallo stesso dirigente scolastico che da allora non ha avanzato altre richieste in merito. Infine si prega la signoria vostra di limitarsi con le richieste volte a risolvere lo stretto necessario per il funzionamento della scuola», hanno fatto sapere da Palazzo ex Enel. Una risposta che gli studenti del Liceo Classico “Morelli” non hanno accolto, tant’è che hanno deciso di rendere il caso di dominio pubblico.

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