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Liliana Segre

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VIBO VALENTIA – «Sottoscrivo anch’io con convinzione la proposta del sindaco di Pesaro e presidente di Legautonomie Matteo Ricci di candidare Liliana Segre al Premio Nobel per la Pace, sebbene lei con l’umiltà che la contraddistingue abbia già dichiarato di non meritarlo».

Lo afferma in una nota Pippo Callipo, candidato alla presidenza della Regione Calabria sostenuto dal Pd. «È stata – prosegue – come una boccata d’ossigeno la manifestazione organizzata a Milano nei giorni scorsi dai sindaci in risposta al clima di odio e di razzismo che si respira in tutto il Paese. So che la senatrice a vita è oberata di impegni, ma mi piacerebbe che venisse presto in Calabria, dove saremmo felici di accoglierla e di ascoltarla. La Calabria è una regione che, pur avendo una magnifica storia millenaria e radici profonde nella civiltà occidentale che pone al centro i concetti di solidarietà e accoglienza, non è esente dalle intemperanze razziste e xenofobe che, purtroppo, vengono amplificate a dismisura da forze politiche che speculano per fini elettorali sui timori delle persone per il presente e per il futuro. Sono convinto che i calabresi, ma soprattutto i nostri giovani, dialogando con Liliana Segre, superstite dell’Olocausto e attiva testimone della Shoah italiana, ne trarrebbero benefici enormi».

Intanto il Consiglio comunale di Vibo Valentia, nella seduta del 21 dicembre, si esprimerà sulla proposta di cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre che ha trovato ampio consenso all’interno dell’assemblea cittadina.

L’iniziativa è partita dal consigliere comunale dem Marco Miceli. «Ritengo sia importante – ha sostenuto Miceli – che la nostra città lanci un messaggio di pace e di rifiuto di ogni forma di violenza e di odio, e ripudi ogni azione riconducibile alla discriminazione, esprimendo pubblicamente solidarietà nei confronti della senatrice Liliana Segre, vittima, nelle ultime settimane, di gravi minacce ed insulti, che la costringono, dal 7 novembre scorso, a vivere sotto scorta».

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