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FILANDARI (VIBO VALENTIA) – Un anno senza Francesco Vangeli. Un anno di dolore e di speranza per una famiglia che si è vista strappare l’affetto più caro. Un anno di sofferenza per una mamma che ogni giorno ha gridato la sua voglia di giustizia per un figlio, vittima di lupara bianca. Esattamente un anno fa Francesco Vangeli usciva di casa, spensierato, forse anche felice, sicuramente sorridente più del solito. Verosimilmente avrà pensato che finalmente avrebbe chiarito, una volta per tutte, con l’uomo che gli contendeva la donna della sua vita, tra l’altro rimasta incinta. Invece, non è mai tornato a casa.
Scomparso nel nulla, con l’auto ritrovata tra Dinami e Mileto. Tutti gli indizi a disposizione degli inquirenti portavano a pensare che il 26enne sia stato ucciso e il suo corpo occultato chissà dove (si pensa sia stato gettato nel fiume Mesima). Dopo diversi mesi di indagini, sono scattate le manette ai polsi dei fratelli Antonio e Giuseppe Prostamo, di 30 e 33 anni, di San Giovanni di Mileto, ritenuti responsabili dell’omicidio.
Nell’inchiesta risultano indagati a piede libero anche: Fausto Signoretta, 28 anni, di Nao di Ionadi (accusato di favoreggiamento personale e difeso dall’avvocato Giovanni Vecchio); Alessio Porretta, 23 anni, di Filandari; e la donna contesa Alessia Pesce, 20 anni, di Pizzinni di Filandari (indagata per false dichiarazioni al pm).
Per non dimenticare Francesco si terrà questa sera a Scaliti, con inizio fissato per le 20, una veglia di preghiera, organizzata dall’Unità pastorale di Filandari, in collaborazione con l’associazione Libera.
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