500 presenze in carriera: Piero Clasadonte raggiunge un importante traguardo
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È giunto anche per Piero Clasadonte il traguardo delle 500 presenze in carriera. Il centrocampista del Soriano ha compiuto 35 anni lo scorso 20 dicembre e tuttora è uno dei protagonisti nel torneo di Eccellenza. Della squadra vibonese è ormai una bandiera: poche settimane fa ha tagliato il traguardo delle 200 presenze in campionato con la maglia rossoblù. E adesso, sempre a Soriano, raggiunge un’altra tappa importante della propria carriera, quella, appunto, delle 500 partite disputate, in assoluto, comprese tutte le manifestazioni. Un cammino, quello di Piero Clasadonte, iniziato il 10 gennaio del 2005, con la maglia del Petrizzi, in occasione della gara di Prima categoria vinta in casa (3-2) contro il Monasterace. Da quel momento in poi tante avventure, il debutto nei professionisti con la Vigor (il 5 settembre del 2007, contro la Vibonese) e anche il primo gol in C in maglia biancoverde. Quindi l’avvio di una nuova carriera fra i Dilettanti, dove è assoluto protagonista da diversi anni a questa parte.
Piero Clasadonte si è fatto apprezzare come centrocampista dinamico e di sostanza, che ormai gioca a memoria, ma è noto soprattutto per gli alti valori morali. Benvoluto da tutti. Un uomo squadra, ma anche uno che fa gli interessi del club. A Soriano, poi, è amatissimo, stimato e rispettato e sono in tanti a immaginarlo già in una nuova veste, magari da direttore sportivo. Però lui preferisce ancora giocare e d’altra parte fa bene. Il rendimento è sempre elevato. E non a caso, a proposito di rendimento, appena una settimana fa ha vinto la Top Ten di giornata, ossia la classifica del Quotidiano che tiene in conto proprio il rendimento.
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Piero Clasadonte: 500 le presenze di una carriera avviata a Petrizzi
Domenica scorsa, nella gara pareggiata contro il Bocale, Piero Clasadonte ha giocato la gara numero 500 in carriera. Come si diceva tutto ha avuto inizio a Petrizzi, in Prima categoria. Abbiamo già indicato la data dell’esordio. Ecco la formazione di quel giorno: Doria, Lombardo (10’st Fiorentino), Schiavone, Fortebuono, Calabrese, Maiolo (10’st Clasadonte), Trocano, Ciancio, Zannino, Condemi (20’st Nisticò), Santopolo. All. Roso. Andiamo, allora, a farci raccontare le proprie sensazioni dal diretto interessato.
Una carriera iniziata nel 2004 a Petrizzi: quali i ricordi di quel tempo?
«Ricordi bellissimi. Ancora ragazzino mi affacciavo per la prima volta nel calcio dei grandi. È stata un’esperienza che mi ha aiutato tanto a formarmi mentalmente e caratterialmente. Alla fine vincemmo anche i play off e salimmo in Promozione».
Hai giocato assieme a tuo fratello a Petrizzi: sensazioni a distanza di tempo?
«Si, è capitato anche questo, sia pur per poche settimane, perché poi venni prelevato dalla Vigor Lamezia. È stato un momento che ricordo con grande piacere. Condividere il campo assieme al proprio fratello è stata una bella sensazione».
La Berretti e il professionismo alla Vigor: il punto più alto della tua carriera. Poi la discesa nei Dilettanti. Rimpianti? Qualcosa poteva funzionare meglio?
«A Lamezia ho vissuto anni bellissimi, sia nei professionisti sia in Serie D. Ho avuto la fortuna di giocare tante partite avendo avuto allenatori che mi hanno dato sempre fiducia. È stata una bellissima esperienza. Mi resta qualche rimpianto poiché avrei potuto sfruttare meglio la situazione in un momento positivo della mia carriera. Ma sono felice ugualmente per tutte le esperienze vissute successivamente».
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Quale il ricordo più bello con la Vigor?
«Sicuramente il primo e unico gol siglato nei professionisti, alla quarta giornata di andata in casa. Segnai la rete del pareggio contro il Val di Sangro, partita finita poi 1 a 1. Ancora adesso avverto i brividi per quella che fu davvero una gran bella sensazione. Fra l’altro un gol nei professionisti a Lamezia, con la Vigor, in quello stadio. Era il 21 settembre del 2008». Eccola la formazione della Vigor di quel giorno: Panico; Ciotti, Ciminari, Filippi, Di Donato (14` st De Pasquale); Rondinelli, Sanso, Clasadonte, Scalese (15`st Carraro); Manca, Ragatzu. A disp.: Forte, Ianni, Caruso, Mauro, Scalise. All.: Ammirata.
A Soverato inizia il tuo percorso in Eccellenza, vincendo anche la Coppa Italia.
«Sì, arrivai a Soverato dopo l’esperienza in Serie D con il Francavilla Fontana. Firmai un giorno prima della finale di Coppa Italia a Crotone contro la Rossanese, vinta 3 a 0. Vincere la coppa e andare avanti alla fase nazionale è stata una bella esperienza, anche se quell’anno non è stato molto fortunato in quanto ho avuto qualche problema a livello fisico, che non mi ha permesso di poter dare il massimo. Resta il rimpianto per la coppa, perché fummo eliminati ai rigori dal Bisceglie ai quarti di finale».
Bandiera e capitano del Soriano
Nel percorso che lo ha portato a totalizzare 500 presenze in carriera, Piero Clasadonte nel 2014 fa tappa a Soriano. Qui, il 31 agosto di quell’anno, disputa la prima partita ufficiale (1-1 in coppa con il Sambiase). Il 14 settembre debutta in campionato (4-2 al Rizziconi), mentre il 13 settembre dell’anno successivo firma la sua prima rete in maglia rossoblù (4-1 alla Bagnarese).
Paola, Siderno, di nuovo Soverato e, nel 2014, l’arrivo a Soriano, squadra di cui sei oggi bandiera e capitano. Cosa rappresenta per te questa maglia?
«Quell’anno intrapresi un nuovo percorso a livello lavorativo e decisi di firmare a Soriano per poter conciliare lavoro e calcio. Era una società formata da poco ma già allora si parlava in termini positivi della dirigenza del Soriano, formata da gente seria e perbene. Ho vissuto tanti anni stupendi qui, raggiungendo anche le 200 presenze in campionato. Questa maglia, ormai, per me rappresenta tanto: indossarla è un motivo di orgoglio. Ho un grande rapporto con tutti e sono grato alla società per tutto il bene dimostrato in questi anni. E lo stesso dicasi per la gente di Soriano e la tifoseria».
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Quale il ricordo più bello con il Soriano?
«Non ho dubbi: la vittoria del campionato. Torneo di Promozione 2016/17. Dopo aver fatto i play off per due anni di fila, quell’anno disputammo un gran bel campionato, in un girone notoriamente complicato, per vari motivi. Con Gregorace in panchina compimmo una grande impresa».
Sei andato via e hai conquistato due promozioni in piazze storiche del calcio calabrese. Raccontaci qualcosa della tua avventura a Gioia e a Palmi.
«Andai via due anni soprattutto per motivi logistici in quanto per l’indisponibilità del proprio campo, il Soriano si trasferì a Vibo Marina con allenamenti serali. In questi due anni ebbi il piacere di indossare due maglie prestigiose come quelle di Gioiese e Palmese, ottenendo due promozioni consecutive. Due esperienze bellissime, che porto nel cuore con grande piacere. Fra l’altro le promozioni arrivarono in una gara di spareggio, dinanzi a una grande cornice di pubblico. Ho lasciato tanti ben ricordi sia a Gioia, sia a Palmi».
I numeri, i ricordi e il futuro
Siamo a quota 500 presenze in carriera per Piero Clasadonte, nato a Chiaravalle il 20 dicembre del 1989. Un traguardo raggiunto in 21 stagioni, compresa quella attuale. Per lui 430 presenze (e 16 reti) in campionato, 55 match di coppa e 15 incontri di spareggi. Entrando nello specifico ha giocato: 22 gare in C2, 43 in D, 2 di play off in D, 188 in Eccellenza in campionato, 1 play off di Eccellenza e 1 play out. Proseguendo ecco: 151 in Promozione, 7 gare di spareggi in Promozione, 1 in Supercoppa della Calabria, 26 in Prima categoria, 3 play off in Prima categoria. Poi ci sono 3 gare in Coppa Italia di Lega Pro e 1 in Coppa Italia di Serie D. Ancora: 46 sfide di Coppa Italia Dilettanti e 3 nella fase nazionale. Infine 2 match in Coppa Calabria. Arriviamo così a quota 500, con 17 gol fatti. Ascoltiamo, allora, altre riflessioni da parte di Piero Clasadonte nel momento in cui si celebra questo importante traguardo.
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Chi è stato il tecnico che ha influito maggiormente sulla tua carriera?
«Ho avuto tanti allenatori nel corso della mia carriera e con tutti quanti ho instaurato un bel rapporto, Tutti gli allenatori avuti mi hanno insegnato qualcosa e mi hanno aiutato a migliorare sotto tutti i punti di vista».
Quali i compagni di squadra con cui hai legato di più?
«Ho instaurato solidi legami con tanti ragazzi. Sono nate grandi amicizie, rimaste intatte e forti anche adesso che non si è più compagni di squadra. Penso ai calciatori con i quali ho trascorso diverse stagioni a Soriano, come Salvatore Piccolo, Antonio Romeo, Robert Nicolovici, Enzo Nesci. Sono i compagni con cui abbiamo affrontato tante battaglie assieme. Con il “piccolo” Soriano abbiamo fatto grandi cose, ottenendo brillanti risultati».
Quale di queste 500 partite ricordi con particolare emozione?
«Isola Liri contro Lamezia, la mia prima partita da titolare in Serie C. È questa la gara che rammento con particolare emozione. Alla vigilia, quella avrebbe dovuto essere la mia ultima partita alla Vigor, poiché il giorno dopo sarei dovuto andare in prestito in Serie D. Giocai titolare per necessità di formazione. Disputai un bel match. Pareggiammo per 1-1. Gol nostro di Rondinelli. Dopo la partita mister Ammirata non mi fece partire più e rimasi a Lamezia».
A chi la dedica per aver centrato il traguardo delle 500 presenze?
«A tutti coloro ci sono stati dalla prima presenza ad oggi. E poi un pensiero particolare va ai miei familiari, per il sostegno, l’incoraggiamento, il sostegno continuo».
Cosa c’è nel futuro di Piero Clasadonte?
«L’idea è quella di rimanere nel calcio. Questo sport è parte integrante della mia vita. Mi piacerebbe intraprendere un nuovo percorso ma ancora non so in quale veste. Spero di pensarci il più lontano possibile, perché ancora mi sento bene fisicamente e sento di poter dare ancora tanto».
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