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Davide Cassaro in una delle sue tante avventure in Calabria

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Paolana, Capo Vaticano, Praia, Sambiase, Bagaladi, Montalto, Scalea, Gioiese, Roccella, Palmese, Isola Capo Rizzuto, Corigliano e Rende. Un elenco lunghissimo, ma è proprio in Calabria che si è svolta quasi tutta la carriera di Davide Cassaro.

Un volto conosciutissimo, allora, del calcio dilettantistico calabrese. Difensore palermitano classe 1982, da ragazzino ha iniziato a Paola e poi per 17 lunghi anni ha sempre giocato in Calabria, salvo una piccola parentesi allo Scordia in Sicilia ed una stagione alla Gelbison. Lo scorso autunno eccolo al Rende, ma a sorpresa, a marzo, ha deciso di sposare la causa della gloriosa Gladiator, la squadra di Santa Maria Capua Vetere, che rischiava seriamente di retrocedere.

Un salto nel buio o giù di lì, però per Cassaro nulla è impossibile. Grinta da vendere, carisma, carattere. Se c’è da battagliare, allora, chi meglio di lui per una squadra di “gladiatori”? Un’espulsione in avvio, poi sempre in campo. E guarda caso la formazione campana ha dato vita ad un recupero straordinario. E, ma questo non può essere un caso, quando la squadra ha perduto (2 volte), durante la presenza di Cassaro in Campania, il diretto interessato era fuori per squalifica.

Una rimonta incredibile con dieci risultati utili e appena 5 reti subite nel finale di stagione, per risalire la china e chiudere al 12° posto. Nell ultime dieci gare ha fatto, il Gladiator, gli stessi punti della capolista Monterosi. E fare gol alla squadra campana è stato veramente complicato. Naturalmente i meriti vanno equamente divisi, ma lì dietro non è passata inosservata la presenza di Davide Cassaro.

Il 14 luglio scoccherà l’ora del 39° compleanno, ma non è tempo di ritirarsi. Se continua così, può giocare ancora a lungo. Tante battaglie, sei promozioni e adesso questa straordinaria salvezza sulla quale c’è pure la firma di Davide Cassaro, un giocatore osannato da molte tifoserie e spesso rimpianto. Lo hanno apprezzato anche a Santa Maria Capua Vetere, dove di gladiatori se ne intendono! E ne hanno saggiato grinta, senso della posizione e cattiveria agonistica anche gli attaccanti avversari.

Chi vuole raggiungere un determinato obiettivo, chi vuole sempre una squadra in tensione, chi si aspetta uno spogliatoio attento e concentrato, chi cerca un reparto difensivo aggressivo e compatto, allora sa che deve soltanto chiamarlo.

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