L'esultanza di Cataldi della Cittanovese
2 minuti per la letturaLa terza di ritorno ha detto che questo Bari non è imbattibile. E ci può stare, un ko, dopo venti giornate. Ma questo nulla toglie alla corazzata pugliese, che l’anno prossimo vedremo sui campi di Serie C.
Piuttosto abbiamo registrato l’ennesima impresa della “piccola grande” Cittanovese, capace di togliersi lo sfizio di battere il Bari quest’anno, dopo aver piegato la Vibonese e il Messina nella passata stagione. Un successo che premia l’intero club giallorosso, la sua perfetta organizzazione, anche in ambito comunicativo per l’evento, e la squadra di Mimmo Zito, tecnico che se la gioca con tutti. In questo momento di gloria un pensiero va al compianto “Lupo” Zerbi. Cittanova e la Cittanovese non lo hanno dimenticato anche in questa circostanza. Lo facciamo anche noi. Sarebbe stato bello vederlo sorridere con i tanti ragazzini cittanovesi che stravedevano per lui.
I GIOVANI
Si sono messi in mostra in diversi, segnando gol pesantissimi. Cataldi, classe ’98, ha mandato in estasi la tifoseria della Cittanovese. Costabile, classe ’98 anche lui, ha deciso il derby a favore del Locri. Mario Rosi, classe 2001, ultimo arrivato in casa rossonera, ha regalato tre punti pesanti al Castrovillari. E poi c’è la rivelazione Rocco Occhiuto, classe 2000, uno dei tanti giovani sui quali punta ciecamente mister Franceschini, venendo ripagato con brillanti prestazioni e, nel caso del match di Messina, con un gol pesante. Viva i giovani allora. E un plauso a chi gli dà fiducia. SEMPRE LUI – Poi c’è una certezza, rappresentata da Totò Crucitti. Già 9 gol in campionato. Tanta roba per un centrocampista. Il mediano di Taurianova pone anche la lui la firma sullo storico successo sul Bari. Pure quest’anno sta giocando a livelli sopraffini. Anche stavolta segna tanto e si rivela decisivo. È un top player. È uno di sicuro affidamento. Avercelo è una fortuna.
PESANTI
Sono i gol di Salvatore Manfrellotti, centravanti dell’Acireale, con una parentesi anche in Calabria, con Gioiese e Roccella. Campano, classe ’94, probabilmente è poco reclamizzato ed è un peccato, perché è invece molto redditizio. Parla con i gol, soprattutto quest’anno. A volte i nomi gettano fumo negli occhi. Meglio uno concreto come lui. Bene così.
UN PASSO INDIETRO
Il Roccella è spuntato. È chiaro. Se non arriva una punta tutto si complica. Il ko nel derby ha lasciato perplessi. Domenica arriva l’Acireale (guarda caso dell’ex Manfrellotti). Si deve solo vincere.
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