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La squadra del S.Angelo Città di Acri

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Quattro formazioni ai nastri di partenza. Per Sant’Angelo Città di Acri, Franco Parise Città di Rende, Catanzarese e Città di Cosenza è giunto il momento di iniziare la competizione nel torneo di A2 di raffa. La novità è rappresentata dalla formazione del S.Angelo Città di Acri, inserita nel gruppo 2 del centro-sud.

La new entry

Assoluta matricola, la squadra cosentina ha però, dalla sua, grande entusiasmo e fiducia nella compattezza del gruppo, sulla qualità di Antonio Veloce e l’arrivo di Rosario Nicoletti. «Questa città e questa società meritavano uno scenario nazionale importante – racconta Valerio Gradilone, presidente-giocatore della Bocciofila Acri – e considerato che si tratta della nostra prima esperienza, l’obiettivo è la permanenza di categoria. L’entusiasmo non ci manca, ci alleniamo e studiamo con impegno da mesi. Affronteremo il campionato con determinazione e grinta». Il battesimo in A2 per l’Acri sarà in casa contro Capitino (Fr), lo scorso anno in A.

I veterani

Ai nastri di partenza del girone 1 del centro-sud ci sarà ancora una volta la Franco Parise  Città di Rende, che fra A e A2 è pronta a disputare il suo quarto campionato nazionale di fila. Squadra tutta composta da rendesi doc, Rende potrà contare, fra gli altri, sul capitano Carmine De Rose, sui veterani Mazzuca e Carbone e Davide Spadafora, oltre che sulle nuove promesse Simone Spadafora e Matteo Longobucco, arrivato in prestito dalla San Paolo Cosenza. Curiosità: quella di Rende è anche la rosa anagraficamente più variegata: si va dal settantaduenne Mazzuca al ventenne Longobucco.

La squadra del Città di Rende

«Grazie all’impareggiabile impegno del presidente Daniele Salerno e di tutti quelli che hanno collaborato per la squadra, siamo pronti a disputare un altro campionato dell’alto livello. Il merito poi va naturalmente anche a chi è pronto a scendere in pista per dare battaglia per il raggiungimento dell’obiettivo minimo, la salvezza. Venderemo cara la pelle ma costruiremo il nostro percorso un passo alla volta. Il nostro motto è: “Motivazione e gruppo compatto”. Ci sarà da divertirsi», dichiara con entusiasmo il tecnico Gianluca Cristiano. Per i biancorossi esordio casalingo contro Santa Chiara (Na).

È subito derby

Nello stesso girone il big-match della prima giornata sarà certamente il derby Città di Cosenza – Catanzarese, squadre che già lo scorso anno diedero vita a confronti memorabili e avvincenti. Un avvio col botto che non spaventa i due team.

La formazione del Città di Cosenza

Dopo la salvezza conquistata lo scorso anno, non senza qualche affanno, il Città di Cosenza, allenata per il secondo anno consecutivo da Pasquale Granata, ha messo a segno due colpi mirati, Vincenzo De Rose e Giuseppe “Pino” Buffa (lo scorso anno a Rende), che ne fanno cosi una delle formazioni più esperte,  competitive e anche più ampie del campionato, senza dimenticare il trio Giannotta – A. Granata – F. Toteda (campioni italiani di terna nel 2019). Così Roberto Urso (dirigente Città di Cosenza): «Partendo dalla base dell’anno scorso, guardando con razionalità al bilancio, abbiamo cercato di rinforzare la squadra. Penso quindi che siamo migliorati rispetto all’anno scorso e che possiamo fare un campionato di più alto profilo».

Il gruppo della Catanzarese

Dall’altro lato la squadra giallorossa si è rinforzata con l’arrivo di Giovanni Piscitelli «e così magari abbiamo superato qualche lacuna che avevamo l’anno scorso. Puntiamo innanzitutto a conquistare la salvezza il prima possibile, poi l’appetito viene mangiando». Queste le parole del presidente-giocatore Antonio Perricelli. Da sottolineare che la squadra di mister Franco Abramo avrà in panchina anche una donna quale dirigente accompagnatore, Antonella Germanò, legale Fib Calabria, ma soprattutto faro e trascinatrice della squadra femminile catanzarese, presto al via del campionato di società in rosa.

Il saluto del presidente Fib

A fare il classico “in bocca al lupo” alle quattro società è naturalmente il presidente del Comitato regionale Fib Calabria, Francesco D’Ambrosio: «Auguro alle quattro squadre di preservare la categoria: sarebbe già un grande traguardo per tutte. Naturalmente giudice supremo sarà il campo ma ritengo che ognuna di loro ha delle importanti potenzialità».

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