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REGGIO CALABRIA – La Reggina rivede un po’ di luce. Una notizia buona, un’altra non del tutto tale. Riguardano la ristrutturazione del debito e le compartecipazioni. Il percorso verso l’iscrizione e quindi la conservazione del titolo, rimane irto di difficoltà. Il patron Lillo Foti continua la sua maratona economica per far fronte agli innumerevoli problemi che si frappongono tra lui e l’iscrizione in Lega Pro. Ieri è stato approvato il piano di ristrutturazione del debito da parte del tribunale di Reggio Calabria che prevede un versamento di 5 milioni di euro in 10 anni (500mila euro all’anno). È la notizia buona, ma queste cifre gravano sui bilanci della società che, comunque, ha già ridotto i suoi contratti con i calciatori ma deve trovare una soluzione per gli incentivi d’esodo con i calciatori che hanno risolto il loro contratto nella scorsa stagione (Bonazzoli, Zizzari, Colombo e forse D’Alessandro). Ci sono gli emolumenti per gli allenatori in carica da saldare e gli stipendi per le liberatorie dei giocatori della presente stagione anche se alcuni hanno risolto il contratto.
È probabile che la società amaranto debba pagare qualche debito di penalizzazione all’inizio della prossima stagione, ma entro il prossimo 30 giugno deve mettersi in regola per iscriversi al campionato di terza serie, ultima tappa importante della stagione.
La notizia meno buona riguarda le comproprietà che entro domani dovranno essere risolte. Se da un lato, il Potendera riscatterà Arrighini per poi cederlo all’Avellino o al Livorno, dall’altro non c’è alcuna accordo per Rizzo al Pescara e Fischnaller col Sudtirol. È evidente che senza un’intesa, si andrà alle buste. La Reggina dovrà ridurre al minimo i danni. Resta appena un giorno di tempo per le comproprietà, poco più di dieci per l’iscrizione, poi cadranno i veli su questa intricata e misteriosa vicenda che mette in apprensione la tifoseria amaranto. Nel fine settimana che si avvicina, il patron Lillo Foti, rimasto abbastanza solo in questa corsa a ostacoli, dovrà compiere autentici miracoli per mantenere a galla la navicella amaranto, cercando un immediato sostegno da parte dei club con cui concorre alle compartecipazioni e con i suoi creditori, calciatori, soprattutto, con le loro liberatorie.
Per fortuna il cosiddetto “paracadute” consentirà di far fronte alla fidejussione, mentre non è possibile capire quanto possa avvantaggiare la Reggina il deferimento di Padova e Varese.
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