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REGGIO CALABRIA – La Reggina ha esonerato il tecnico Atzori. Fatale la sconfitta netta rimediata in casa del Modena (LEGGI L’ARTICOLO), un 3-0 che ha riportato la squadra calabrese alle tinte fosche che si erano viste prima della parentesi vittoriosa contro l’Empoli. Il bilancio di questo inizio stagione riferisce di 9 punti in 11 gare, frutto di 2 vittorie, 3 pareggi e addirittura 5 sconfitte. Una tabella di marcia che ha indotto il presidente Foti a interrompere il rapporto con l’allenatore che era tornato in riva allo Stretto dopo aver guidato nel 2010-2011 la Reggina fino al sesto posto e alle semifinali playoff, dove fu sconfitto dal Novara.
Stavolta il commiato dell’ex difensore amaranto è più amaro. Per prendere il suo posto, sulla panchina amaranto arriva Fabrizio Castori, ex allenatore dell’Ascoli e del Varese, dove è stato esonerato nell’aprile scorso. La notizia dell’ingaggio del tecnico è stata ufficializzata in serata:
«Credo – ha detto Foti – che la Reggina debba ritrovare il suo percorso. Una squadra che ha smarrito il suo sano provincialismo, caratteristica che ti permette di raggiungere dei traguardi. Proprio quello che stanno dimostrando realtà come Lanciano o Avellino che occupano nel campionato di B posizioni di tutto rispetto. Castori è un allenatore un pò sofferto, sicuramente un conoscitore della categoria dove personalmente ho ancora l’obiettivo ed il desiderio di vincere e raggiungere qualche traguardo».
Castori, presentandosi ai giornalisti, ha dichiarato: «Ho portato il saluto alla squadra e ho subito parlato di calcio. Non c’è stato il tempo per colloqui individuali. Di sicuro faccio le cose in cui credo. Sono sereno. Credo che la squadra può far bene. Se sono qui è perchè ci credo. Reggio è una piazza prestigiosa. Il mio è un calcio di aggressività e di ritmo». Castori ha anche dedicato un saluto al suo predecessore Gianluca Atzori: «E’ doveroso – ha spiegato – per il lavoro che ha fatto. La squadra è preparata bene, ha risorse fisiche ed atletiche. C’è forse da dare fiducia e sicurezza al gruppo, così da recuperare tranquillità».
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