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AGROPOLI (Sa) – Bye bye serie D. Il Sambiase saluta il massimo campionato dilettantistico, ritorna in Eccellenza dopo quattro anni di piccole e grandi imprese. Lo fa con una prova di gran cuore e con una vittoria in rimonta (3-2) che alimenta i rimorsi perché fa capire chiaramente quant’era abbordabile e fragile l’Agropoli di Dellisanti. Messo sotto fin dal fischio d’inizio. Squadra corta, fraseggio stretto e rapido, circolazione della sfera mai banale, capacità di sfruttare il campo in lungo ed in largo. Insomma, la partita la fa solo e soltanto il Sambiase senza soffrire l’assenza di Porpora in difesa e lavorando soprattutto con l’intensità di Carrozza e Cordiano e la rapidità in prima linea di Savasta e Casciaro. L’Agropoli è timido, ingabbiato, forse troppo convinto che si tratti di una partita formale. E per questo sufficiente, troppo sufficiente nell’approccio. Il Sambiase quasi ne approfitta al 7’ con l’incursione di Casciaro, che elude i centrali ma poi da pochi passi si fa murare da Capozzi in spaccata. Occasionissima. Ed è solo la prima: sprecata. 

Sembra di rivivere il film dell’andata: Sambiase a far gioco (con molta più lucidità, però), Agropoli chiuso e senza grosse idee. Sembra di riviverlo perché al 17’ la bomba di Martello viene respinta dal portiere e dieci minuti dopo la punizione di Curcio lascia immobile Capozzi ma termina a lato di un soffio. Sembra di riviverlo quel film perché al primo affondo l’Agropoli passa in vantaggio. Ed è soltanto una casualità che da pochi minuti Dellisanti avesse invertito gli esterni, poi protagonisti del gol: Ragosta va via sul fronte destro, offre un gran pallone a Landolfi che sul primo palo, di testa, non perdona De Sio. Responsabilità per tutta la difesa. È il 32’ e l’impresa, già disperata, diventa praticamente impossibile. Però il Sambiase non è stanco di proporsi, di fare la partita, di non mollare di un centimetro. E viene premiato dopo appena tre minuti: Curcio è un cruccio per gli avversari coi suoi sinistri da fermo ed al 35’ costringe Montano al tocco di mani in piena area di rigore. Dal dischetto lo stesso terzino va con freddezza e la mette all’incrocio dei pali, spiazzando il portiere. Gara riaperta ed ancora più intensa dopo l’1-1. Ragosta (41’) tenta la conclusione alla Del Piero, ma non indovina l’angolo. Prima dell’intervallo la ghiotta chance ce l’ha il Sambiase: corner di Curcio, botta di Carrozza, pallone che non inquadra lo specchio della porta per pochissimi centimetri. Animi caldi al rientro negli spogliatoi e mini-rissa sedata dall’arbitro, che espelle il secondo portiere dell’Agropoli Vaccaro. Ad inizio ripresa Curcio scalda il sinistro su punizione: palla fuori. Dellisanti intanto protegge di più il centrocampo con Ottonello (4-5-1) e l’Agropoli ripassa in vantaggio all’11’: lungo linea di Parisi per Capozzolo, dribbling su Curcio e conclusione precisa a battere De Sio. Aita nemmeno stavolta molla, manda il Sambiase all’arrembaggio con gli ingressi di Manfrè, Mercuri e Russo e rende il finale palpitante. Al 36′ Casciaro con un gran diagonale imbuca Capozzi, quattro minuti dopo Russo sfrutta la sua stazza per farsi spazio in area e trafiggere il portiere di piatto. Sambiase in vantaggio, ma non basta. È lo stesso retrocessione. Chissà se più orgogliosa o più rabbiosa per la pessima interpretazione della gara d’andata.
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