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CATANZARO – C’era attesa in casa giallorossa per conoscere di persona il nuovo allenatore del Catanzaro. Fulvio D’Adderio, chiamato a sostituire Francesco Cozza dopo la sconfitta di domenica scorsa contro la Carrarese, accompagnato dal direttore sportivo Armando Ortoli e dall’amministratore delegato della società, Marco Pecora si è presentato alla stampa. Di sicuro non si aspettava un’accoglienza così numerosa. «Tutte queste telecamere, tutti questi microfoni e la presenza dei tifosi – ha commentato il nuovo tecnico -, sono cose che si destinano a persone importanti e non certamente ad un tecnico come me che è fermo da più di un anno». Salvo Fulvio D’adderio, 53 anni il prossimo 7 maggio, originario di San Martino in Pensi, in provincia di Campobasso, nella sua carriera di allenatore ha guidato squadre come la Lodigiani, il Giulianova, la Fermana, la Torres, il Manfredonia, il Foggia, il Venezia e la Sambenedettese. L’ultima panchina è stata quella dello Spezia, società che ha allenato dal 2009 al 2011. Con la squadra ligure ha ottenuto una promozione in Prima Divisione ed un sesto posto l’anno successivo. Nel corso della conferenza stampa, l’ad Marco Pecora ha anche spiegato la decisione assunta dallo staff tecnico che ha deciso di lasciare la società. «Sono andati via il preparatore dei portieri La Serra, il secondo D’Urso, il preparatore atletico Scarfone, Accursi ed il preparatore degli infortunati Brancati. Di tutti questi, però, non abbiamo accettato le dimissioni del secondo D’Urso che rimarrà con noi perché riteniamo che abbia ancora molto da dare al Catanzaro». Per Armando Ortoli, infine, la scelta di D’Adderio è maturata dopo che il neo tecnico, alla domanda se se la fosse sentita di accettare l’incarico per sole tre partite ha risposto dicendo che «comunque sarebbe valsa la pena vivere un’emozione così unica come quella di allenare il Catanzaro, fosse anche per soli novanta minuti, figuriamoci per tre partite».
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