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CATANZARO – La Corte di giustizia della Federcalcio ha annullato la condanna a tre mesi di squalifica e 30 mila euro di ammenda per Francesco Corapi, l’ex calciatore dell’Fc Catanzaro fallita negli anni scorsi.   Corapi, che attualmente milita nella Nocerina, era stato squalificato il 12 febbraio scorso dalla commissione disciplinare nazionale della Federcalcio perchè accusato di aver «sottoscritto contratti simulati coprendo importi in nero». Il giocatore è indagato con altri dodici calciatori nell’inchiesta della Procura di Catanzaro sui contratti fittizi sottoscritti con il club. L’inchiesta, condotta dal sostituto procuratore della Repubblica, Domenico Guarascio, riguarda gli accordi firmati nella stagione 2009-2010 quando, secondo l’accusa, il Catanzaro era già in una situazione tale da fare presagire il fallimento della società. I 13 calciatori sono indagati per i reati di tentata truffa e formazione di credito simulato.   La Procura di Catanzaro ha sequestrato le somme pagate dalla nuova società ai calciatori, che si sono rivolti al collegio arbitrale per ottenere la differenza retributiva.   Nell’inchiesta sui contratti fittizi sono stati sequestrati anche i documenti relativi ai lodi arbitrali.

Sulla decisione è intervenuto il legale dell’attuale società del Catanzaro, l’avvocato Sabrina Rondinelli che ha chiarito che «l’inchiesta sui contratti fittizi non ha nulla a che vedere con la sentenza di Corapi perchè il deferimento è nato per la denuncia del curatore fallimentare dell’Fc Catanzaro fatta due anni fa. Aspettiamo – ha aggiunto – l’avviso di conclusione indagini per fare in modo che questa vicenda abbia una risposta anche sul fronte della giustizia sportiva. Il Catanzaro confida nelle risultanze delle indagini penali della Procura». 

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