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ROMA – Aveva passato al fratello la maglia pro Spaziale, sei mesi di stop per Salvatore Carmelo Arcidiacono. È la sanzione inflitta dalla commissione disciplinare al giocatore in prestito per la Nuova Cosenza calcio che nel novembre scorso in occasione della gara con il Sambiase passò la maglia con la scritta “Speziale innocente” a suo fratello Pietro che la mostrò alle telecamere della Rai. Un messaggio di solidarietà al tifoso del Catania condannato a otto anni per la morte dell’ispettore Filippo Raciti, e per il quale era già stato sanzionato Pietro Arcidiacono, che fisicamente mostrò la casacca. 

Per responsabilità oggettiva era stata deferita anche la società, ora condannata a una multa di mille euro. 

Intanto domani, a Roma, ci sarà l’udienza di Arbitrato presso il Tnas del Coni: Pietro Arcidiacono e la Figc, attraverso i loro rappresentanti, si troveranno davanti a un arbitro che proverà la conciliazione, che potrebbe anche concludersi con un nulla di fatto. Se fosse così sarà poi il giudice (si dice entro la fine di febbraio) a prendere la decisione definitiva (conferma, annullamento o sconto) sul ricorso dello stesso calciatore rossoblù avverso la sentenza della Corte di Giustizia Federale che aveva confermato la squalifica di otto mesi per l’esibizione della maglia “Speziale innocente” . 

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