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Pochi istanti, ma sufficienti per capire cosa stava succedendo. Allo stadio «Adriatico» è calato il gelo quando, al 31′ del primo tempo, col Livorno avanti 2-0 sul Pescara, Piermario Morosini si è accasciato. Il cuore del 25enne centrocampista amaranto si ferma, i medici accorrono sul campo per prestare i primi soccorsi, massaggio cardiaco e poi la corsa all’ospedale Santo Spirito della città abruzzese, dove gli è stato applicato un pacemaker provvisorio. In mezzo le lacrime e la disperazione di compagni e avversari, il silenzio del pubblico, che appena poche settimane fa piangeva la scomparsa, sempre per arresto cardiaco, di Franco Mancini, storico numero 1 del Foggia e arrivato a Pescara come preparatore dei portieri di Zeman. E come per Mancini, il suo cuore non ha retto: la vita di Piermario Morosini arriva al capolinea. Una vita breve ma intensa, che lo aveva portato a spasso per l’Italia fino a Livorno, dove era arrivato nell’ultimo giorno del mercato di gennaio. Nato a Bergamo e cresciuto nel settore giovanile dell’Atalanta, nel 2005 era stato prelevato dall’Udinese, sempre attenta ai talenti in erba. Con i friulani ha poche occasioni per mettersi in evidenza e così viene mandato altrove a farsi le ossa, in B, prima al Bologna e poi al Vicenza. E con i biancorossi si guadagna un posto nell’Under 21 che va a giocare gli Europei in Svezia, prima di proseguire il suo girovagare che lo porta a Reggio Calabria dove ha giocato con la Reggina nella stagione 2009/2010 collezionando complessivamente 17 presenze, Padova e ancora Vicenza. La scorsa estate il ritorno a Udine, prima del prestito al Livorno per rilanciarsi, per prendersi una rivincita. Perché Morosini era uno che non si arrendeva mai, che di difficoltà nella vita ne aveva superate parecchie, da quando, nemmeno maggiorenne, si era ritrovato senza papà Aldo e mamma Camilla.

 

Nel frattempo, la Figc ha disposto la sospensione della giornata di tutti i campionati di calcio in programma in questo fine settimana e lunedì. Lo riferisce il direttore generale della Federcalcio, Antonello Valentini. Successivamente – ha spiegato Valentini – verrà indicata la data per il recupero della giornata.

 

«Ciao Moro, mi sarà impossibile dimenticarti». È il saluto che il presidente della Reggina, Lillo Foti, attraverso il sito della società, rivolge a Piermario Morosini. «Ho avuto la fortuna di conoscerti – scrive ancora Foti nel suo ricordo di Morosini – ed averti avuto, seppure per un breve periodo, all’interno del nostro club. Porterò sempre con me il patrimonio di straordinari valori umani e morali che possedevi e riuscivi a trasmettere. In questo momento di incommensurabile dolore – conclude – vorrei solo dirti che ti voglio un bene dell’anima. Con affetto e riconoscenza»

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