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PIZZO (VV) – Non è facile commentare il campionato di B1 di quest’anno. Ancora più difficile forse è tentare di esplorare la realtà Pubbliemme Pizzo che ha affrontato il suo primo campionato di serie B1, la matricola terribile era pronta a recitare un ruolo da protagonista e di mina vagante in un girone non proprio agevole anche da un punto di vista logistico. Una squadra costruita per ben figurare con nomi importanti: Piccioni, Quartarone e Cannistrà tanto per citarne alcuni. E poi in panchina quel Cesare Pellegrino già tecnico della promozione dalla B2 alla B1. Una gioia per un paese di 9000 abitanti ospitare un campionato importante come quello di B1 con tanti appassionati pronti a fare il tifo la domenica pomeriggio. Un inizio promettente fino al match casalingo con la corazzata Matera prima che la spina si spegnesse quasi definitivamente. Un campionato nel frattempo sempre più monco, blocco delle retrocessioni, una certa dose di rilassamento dovuta alla mancanza di stimoli e di fame di vittorie che nello sport risulta imprescindibile. L’addio del coach Pellegrino in un clima già surriscaldato dalla vicenda Palazzetto esplosa nella sua “brutalità” nella partita contro la Mymamy Reggio e con il “blocco” dei tifosi che dai 700, 800 dell’anno prima non potevano varcare la soglia fatidica dei 99 dentro al PalaArcobaleno. La parentesi Amerato-Piccioni con la squadra ormai quasi alla deriva, prima dell’annuncio del neo coach Pasquale Barone. Il neo tecnico ha ricompattato l’ambiente sorretto dall’esperienza e dal carisma dei vari Piccioni, Ferraiuolo e Quartarone. L’ennesima battuta d’arresto a Matera, ma grandi segnali di crescita in quel match che la squadra ha poi tramutato in risultato pieno conquistato a Pineto. C’è un clima sereno ora a Pizzo e grazie a Barone e alla professionalità di Piccioni e compagni si guarda con maggiore tranquillità ai prossimi match. La bella vittoria di Pineto è stata la prima tappa, si spera, di una cavalcata trionfale fino al sei maggio prossimo.
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