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Domenico Barreca

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di VITTORIO PIO

ZAMBRONE (VIBO VALENTIA) – Fra i nomi che andranno ad omaggiare l’indimenticabile Mia Martini a Zambrone il 20 agosto, spicca il nome di Domenico Barreca il cui album d’esordio “Dall’altra parte del giorno” si è immediatamente segnalato per spessore e qualità di scrittura.

Il cantautore ha scelto due brani molto stimolanti e per niente semplici: “Canterò – spiega – uno dei brani simbolo di Ivano Fossati, ovvero La Costruzione di un amore, che non tutti sanno essere stata pensata proprio per Mia Martini e l’intensa sofferta storia che condivisero e poi Stelle di Stelle, un pezzo straordinario apparso in Oltre, il doppio album di Claudio Baglioni di inizio anni 90, che ritengo uno dei suoi vertici artistici assoluti. Lo condividerò con Natalia Saffioti, un’altra giovane voce bellissima calabrese”.

Hai preparato il tuo album d’esordio con cura e da quando è uscito ti sei già preso qualche bella soddisfazione, le vuoi riassumere?

Condividere il palco con Peppe Voltarelli, simbolo di libertà e dignità artistica che ha recentemente trionfato al Tenco, come avere ricevuto il “Riccio d’argento” nella rassegna prodotta da Ruggero Pegna. Ho conosciuto lo storico promoter quando anche io organizzavo concerti: insieme abbiamo portato gli Afterhours a Palmi, per cui dopo averlo conferito in qualità di organizzatore, riceverlo da artista non è stata un’emozione da poco. Lo ringrazio per la grande fiducia che ha riposto in me dopo aver sentito il disco. E poi aprire la serata per due nomi simbolo della nuova scena italiana come Colapesce e Di Martino non è stata un’emozione da poco e di cui sono riconoscente a Fabio Vincenzi che si occupa degli spettacoli dell’Unical.

Come e quando ti sei scoperto musicista e cosa ha rappresentato per te?

Da adolescente, quando ho capito che riusciva a proiettarmi in una dimensione parallela che sfociava in un mondo ideale: ho fatto le mie ricerche, eletto i miei idoli, assecondato le vibrazioni uniche che la musica può dare. Ho pensato molto bene al mio esordio discografico, ci sono arrivato nella consapevolezza dei 35 anni e di ciò che mi ha formato, suonandolo dalla prima all’ultima nota con tutto me stesso e la sincerità di chi mi ha accompagnato: nel mio apprendistato, ho pienamente goduto la nascita della prima, straordinaria nidiata dell’indie italiano, con gruppi del calibro di Timoria, gli stessi Afterhours di Agnelli e i CSI di Lindo Ferretti, di cui abbiamo ripreso anche Forma e Sostanza uno dei loro pezzi simbolo che identifica in pieno il mio desiderio di lanciare messaggi al pubblico che viene ad assistere ai miei concerti.

Quali sono stati i tuoi altri riferimenti artistici?

Sono molto legato alla vecchia guardia cantautorale italiana, nomi sacri come Tenco, Ciampi, Endrigo, purtroppo i miei preferiti sono scomparsi o ritirati anche se ancora possiamo gioire dell’arte fluente di Gino Paoli o Paolo Conte, ma anche la generazione di mezzo mi ha insegnato tanto: assistere ai concerti di Samuele Bersani e Niccolò Fabi è un po’ come effettuare una seduta di psicoterapia. Allargando lo spettro alla scena attuale, oltre alla presenza importante e consolidata di Dario Brunori, penso ci siano altri nomi da seguire come Motta, Niccolò Carnesi ed Erica Mou. Oppure altri che hanno una diversa estrazione e modo di sentire le cose ma un medesimo, alto livello espressivo. Mi riferisco a Salmo e Madame.

E adesso che aspirazioni hai, cosa vuoi raggiungere con la tua musica?

Il mio desiderio è quello di arrivare a più gente possibile con la mia musica, ammiro gente come Fossati e Guccini perché hanno deciso di scendere dal palco quando si sono resi conto di non avere nulla da aggiungere. Mi sento anche io in quella direzione. Già con l’uscita del disco mi sono sentito più leggero, in quanto avevo finalmente condiviso ciò che avevo dentro da un po’. Se dovessi trovarmi anche io in quello stato d’animo non avrei nessuna esitazione nel farmi da parte, anche perché sul palco porto solo me stesso, con le mie emozioni: non ho mai considerato l’ipotesi di partecipare a un talent o di prendere scorciatoie commerciali che nulla hanno a che vedere con l’autenticità della musica. In questo periodo ho ripreso a scrivere ed in autunno pubblicherò un nuovo singolo inedito.

A Zambrone (ore 21.45), organizza Maria Teresa Marzano con ingresso gratuito. Completano il cartellone Pippo e Danilo Lico, Dario Costa, Nives Raso, Guido Lanzotti, Maria Chiara Carrozzo e Ana Flora. Presenta Eliana Iorfida.

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Fabio Grandinetti

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