Frammartino a Venezia78
2 minuti per la lettura«Il Leone stretto tra le mani di Michelangelo Frammartino è l’immagine della Calabria che vogliamo: resistente, poetica, capace ancora di vedere nel buio la luce del proprio coraggio».
Ad esprimere la propria soddisfazione per il Premio speciale che la Giuria della 78ª Mostra Internazionale del Cinema di Venezia ha tributato a Il Buco del regista dalle origini caulonesi (LEGGI) è il presidente Anci Calabria, Marcello Manna che ha voluto far sentire la voce dei comuni italiani nel celebrare l’artista trionfatore a Venezia78.
«Questo riconoscimento – prosegue Manna – le parole d’amore di Frammartino rivolte alla nostra regione, sono una ventata d’aria nuova che deve spazzare l’immagine di una terra di vinti e ultimi. La Calabria è patrimonio identitario, naturale, storico, artistico. La Calabria è capitale umano da esportare».
Per il primo cittadino di Rende «il Buco è storia di un’impresa che ai più sembrava impossibile, ma che un gruppo di speleologi insieme a una comunità di pastori ha reso possibile. La tenacia di vedere oltre gli steccati ha fatto sì che si scoprisse la seconda grotta più profonda del mondo, l’Abisso di Bifurto».
Quella raccontata da Frammartino è «una storia che narra un’altra Calabria, più ardita, tenace, ignota a tanti, ma, proprio per questo bisognosa di essere raccontata senza distorsioni, da questa visione, da questo esempio concreto di rivoluzione culturale bisogna ripartire per costruire il nostro futuro».
Grande soddisfazione dal direttore artistico di Calabria Film Commission Gianvito Casadonte
Anche Gianvito Casadonte, direttore artistico di Calabria Film Commission, ha salutato con soddisfazione la vittoria di Michelangelo Frammartino: «Con emozione e orgoglio voglio riprendere le parole pronunciate dal regista (“La Calabria è la regione più bella d’Italia“) nel ricevere il Premio speciale della Giuria per ‘Il buco’ alla 78esima Mostra del cinema di Venezia».
Per Casadonte si tratta di «uno straordinario riconoscimento ad un talento purosangue calabrese, al suo sguardo lucido e poetico, alla sua passione nel dare un nuovo volto a luoghi e persone del nostro territorio. Il suo racconto cinematografico ha incantato ancora tutti grazie alla profondità e alla bellezza delle immagini, unite ad un complesso lavoro di ricerca».
Per il braccio destro di Giovanni Minoli alla Calabria Film Commission «il prestigioso premio a Frammartino è la dimostrazione di quanto la forza delle nostre radici e il bagaglio storico e culturale calabrese rappresentino un patrimonio capace di rilanciare l’immagine e la reputazione della regione».
Casadonte coglie l’occasione anche per ricordare «Il recente bando per il sostegno alle produzioni audiovisive, pubblicato dalla Calabria Film Commission» che tende alla «promozione del territorio, a rafforzare la visibilità del patrimonio naturalistico e artistico locale» che integra per il dirigente «la giusta strategia da seguire ribaltare, in termini positivi, la narrazione del nostro territorio al di fuori dei confini regionali».
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