Will Smitk schiaffeggia Chris Rock
2 minuti per la letturaGuerra e Covid messi da parte per lo schiaffo di Will Smith a Chris Rock nella notte degli Oscar visto in diretta mondiale (LEGGI).
Grande curiosità sull’alopecia, (mai attenzionata prima), or si aspetta il verdetto dell’Academy che potrebbe anche ritirare la statuetta al miglior attore protagonista del 2022 e il suo schiaffo continua a far discutere (LEGGI).
Intanto tutti ne parlano e ne scrivono sui social.
Non si è sottratto il nostro collega, Marco Cribari, che sulla sua pagina Facebook ha attirato decine di like e commenti schierandosi per una tesi favorevole all’attore nero così argomentata: “Schiaffeggiare un villano che insolentisce una donna è sempre stata una prerogativa dei gentiluomini. C’è stato un tempo, neanche troppo lontano, in cui il mondo girava così. Non è violenza, è stile, e ringrazio Will Smith per quel gesto nobile, elegante, antico e visionarlo, da estendere idealmente agli sconcludenti della rete, ai professoroni, ai violenti (quelli veri) e a tutta quella gente “che parla, parla, parla sempre. Che pretende di farsi sentire. E non ha niente da dire”.
Insomma una visione particolare e personale sul politicamente corretto che oltre lo schiaffo ha condizionato tutta la kermesse cinematografica.
Tra i numerosi commenti alla tesi di Marco Cribari, si è fatta notare quello di Selvaggia Lucarelli, giornalista e blogger che in queste in queste ore campeggia su siti e quotidiani per come ha condannato lo schiaffo di Will. ormai più celebre di quello di Anagni dato al Papa Bonifacio VIII.
Ed ecco Selvaggia verso Cribari tuonare: “Marco, ti stai battendo per una causa il cui sottotesto dell’accusa è “il disonore andava lavato col sangue”, in un tempo non troppo lontano in cui i maschi ragionavano così. Guardi mia moglie, ti meno. Dici una parola di troppo a mia sorella, ti meno. Lasci mia cugina, me la paghi. Ecco, siccome con questi ragionamenti da gentiluomini si legittima la violenza e in qualche caso si costruiscono tesi accusatorie che purtroppo si fondano su mentalità retrograde e violente, ti suggerisco di riflettere”.
La discussione tra Lucarelli e Cribari prosegue con ulteriori sostenitori delle due tesi. Il dibattito continua e resterà nel sentire comune per lungo tempo.
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