X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

C’è l’eccitazione di una prima volta, nella vigilia di Vinicio Capossela in Sila. Perché è davvero inedito e suggestivo l’appuntamento diurno ideato da Giampaolo Calabrese di “Archimede”: concerto domenica 21 settembre per il “Demone meridiano” alle ore 15 a Monte Curcio, a quasi 1.800 metri. Una sfida per valorizzare il territorio. «Questa idea nasce da una reazione», spiega Calabrese. «Siamo sempre abituati ad andare fuori per le cose belle, pensavo a Puglia Sound, i Suoni delle Dolomiti, Berchidda. Mi sono detto: ‘perché non qui?”». Basta con luoghi deprimenti, parcheggi, spiazzi anonimi e non-luoghi: coniugare luogo e evento, allestire un concerto (e non solo) in un posto speciale. Ecco allora “La Sila Suona Bee”: qualcosa di caratteristico, “vacchesco”, zampognaro, espressione di calabresità virtuosamente declinata. Luoghi, tipologie, gastronomie, suoni, silenzi. Qualcosa che lasci il segno. «Anche il sito fa la differenza e io non voglio fare cose facili», confessa Calabrese, senza nascondere lo sforzo produttivo e logistico di una simile impresa. «I furgoni saranno trainati dai trattori per portare lassù le attrezzature». 

Il biglietto è in prevendita presso tutte le rivenditorie Primafila, si potrà raggiungere il luogo del concerto esclusivamente con l’ovovia: 20 euro il costo del concerto + 5 andata e ritorno per i mezzi di risalita. A Monte Curcio, ad attendere gli spettatori – si consiglia di salire prima possibile, verso mezzogiorno – ci sarà un robusto pre-concerto. Punti di ristoro allestiti dal GAL Sila Autentica, partner di Archimede in questa impresa, insieme a Piano B, Arsac, Regione Calabria, Provincia di Cosenza e Comune di Spezzano. E un percorso artistico per ricordare agli spettatori provenienti da fuori che «qui siamo in Calabria e in montagna»: campanacci registrati e messi in loop creeranno una sensazione di gregge diffuso, pecore ovunque, la Sila suona bee. Intorno agli stand suoneranno i Totarella di Alessandria del Carretto, Gianfranco De Franco con i suoi fiati e le sue zampogne e il cantautore crotonese Michele Scerra, finalista al Premio Bindi. Alle 15 in punto il Demone Meridiano farà irruzione. 

Un’ora senza ombre, in cui appaiono gli spiriti del mezzogiorno, come descrivono le opere di studiosi francesi come Paul Bourget e Roger Caillois. Vinicio Capossela, che in questo periodo non è in tour, ha allestito una produzione ad hoc per Monte Curcio, un evento unico per la specialità dell’occasione, che lo ha entusiasmato. Mitologia, nostalgia, magia. Sarà un concerto a bassi decibel, la montagna va rispettata, tutto acustico. 

Ad accompagnare Vinicio saranno i musicisti cretesi Lambis Xylouris all’oud e Konstantinos Skoulas alla lira, Vincenzo Vasi (theremin), Alessandro Asso Stefana (chitarra) e Gavino Murgia (aulofoni). La sfida è condividere la calma, sapere ascoltare senza fretta, godersi pace e bellezza. «Portatevi un plaid», consiglia Calabrese.
Al resto ci penserà la Sila, che suona bee.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE