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DA “Via del Campo” ad “Avventura a Durango”. Da “Sally” a “Rimini”. Senza dimenticare classici come “Bocca di Rosa”, “Il Pescatore”, “la “Guerra di Piero”. La Premiata Forneria Marconi ritorna in Calabria con il repertorio di Faber. Quel repertorio che nel 1979 fece esplodere piazze e teatri italiani con lo storico tour che li vide protagonisti e che Guido Harari definì la “tribù viaggiante” nel suo volume-reportage su quel viaggio irripetibile e musicale quale fu quello della Pfm con De Andrè. Arrangiamenti che hanno fatto storia, quelli della Pfm sulle poesie in note di Fabrizio De Andrè, pronti a risuonare nuovamente, dopo ben 34 anni, in due grandi teatri calabresi: domani al Cilea di Reggio Calabria e giovedì al rendano di Cosenza. Alle 21 si alzerà dunque il sipario su un premiatissimo live. Basti pensare che le due tappe hanno praticamente fatto il sold-out. I calabresi attendono con ansia queste date per poter rivivere grandi emozioni. Gli arrangiamenti originali della Pfm, , contenuti nel doppio album di quel fortunato tour, saranno riproposte dal vivo con la carica e l’energia di una Premiata Forneria Marconi dallo smalto intaccabile. Sui prosceni della Calabria Franz Di Cioccio, Patrick Djivas e Franco Mussida riporteranno i testi inimitabili usciti dalla penna di Faber con le musiche poliedriche che li hanno valorizzati in quel lontano 1979, accoppiata che all’epoca conquistò critica e pubblico nel segno della grande musica italiana e con un esperimento nuovo che vedeva affiancati un cantautore affermatissimo e una band. Un “matrimonio” artistico nato in Sardegna, quando De Andrè conobbe e ascoltò la grande versatilità artistica della Pfm. 

Nella seconda parte del concerto spazio, invece, ai più grandi successi della band la cui carriera è stata sorretta da una ricerca costante dallo stile inconfondibile, capace di far apprezzare la musica italiana in campo internazionale, al di là della sua tradizione melodica. Attesa anche in riva allo Stretto, dove oggi si terrà la conferenza stampa di presentazione dell’evento che segna il ritorno della Pfm a 30 anni di distanza dall’ultimo live sullo Stretto. Il concerto reggino fa parte della rassegna diretta da Fulvio D’Ascola, “Frammenti Slegati..il corpo,il suono e le parole”, mentre l’organizzazione del live è sempre firmata dalla Bonanno Entarteinment. Il teatro Cilea ritorna finalmente a risuonare di musica “rock”, dopo il successo dello scorso anno con il concerto del Banco del Mutuo Soccorso e Le Orme. Sarà dunque la rassegna promossa dai privati “Frammenti Slegati..” ad aprire i battenti del Cilea, rimasto quest’anno senza stagione. Tutti pronti, allora, a ballare con Zirichiltaggia (Ballu tundu sardo) e Volta la carta, a sognare con Giugno ‘73. Ad emozionarsi, ancora una volta, riavvolgendo il nastro fino a “Il giudice”, al “Testamento di Tito”, a quell’Amico fragile, in cui il rock svela la propria anima, senza dimenticare la propria radice popolare. Che la Pfm ha nel proprio Dna almeno quanto il mai dimenticato Faber.
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