Klaus Davi
2 minuti per la letturaREGGIO CALABRIA – Non si placano le polemiche dopo lo spot sulla Locride diffuso dal mass mediologo (e consigliere comunale di San Luca) Klaus Davi (LEGGI). Dopo il botta e risposta tra il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e quello della Regione Calabria Jole Santelli (LEGGI), oggi è il turno dei diretti interessati, cioè dagli operatori turistici che proprio da quello spot dovrebbero trarre beneficio ma che invece non fanno mistero del loro pollice verso alla trovata di Klaus Davi. Non solo. Messaggi di solidarietà, invece, alla Calabria, arrivano proprio da chi, quello spot, avrebbe dovuto trovarlo offensivo o quanto meno inopportuno.
Andiamo però con ordine: «Siamo un popolo ospitale e solidale per natura, non ci appartiene lo spirito con cui si è prodotto un video di discutibile fattura tecnica e di vacui contenuti – spiega in una nota Federalberghi Calabria – non è questa la nostra idea di rilancio di un territorio, a scapito di un altro. L’Italia ha dimostrato di sapersi unire davanti alle difficoltà, non saremo di certo noi a spezzare questo sentimento comune».
«Il nostro invito agli italiani – dice ancora Federalberghi – è quello di visitare le meraviglie di cui la nostra nazione è ricca, dal nord al sud, e di scoprire il nostro territorio, la Locride, che al pari di altri offre qualità e bellezza, cultura e tradizione, accoglienza e coinvolgimento. Siamo una terra di una storia millenaria. Venite a trovarci perchè vi promettiamo nuove ed infinite sensazioni e scoperte, non per i motivi contenuti nel video».
A distanza di qualche ora si è fatto sentire il presidente di Anci Veneto, Mario Conte che prima ha espresso la sua indignazione per lo spot che attaccava il Veneto ed il Nord, e poi ha reso noto di aver ricevuto centinaia di messaggi dai cittadini della Calabria, Anci e Federasanità della Calabria che prendevano le distanze da quello spot. Ma nella cassetta delle lettere di Conte è arrivata anche una nota degli operatori turistici del consorzio albergatori e operatori turistici della Riviera dei Gelsomini.
«Ho ricevuto telefonate, messaggi su Facebook e lettere più formali che prendevano le distanze da questo spot – ha spiegato Conte – e non posso che ringraziare ad uno ad uno le persone ed i soggetti che hanno dimostrato di aver capito la gravità del messaggio della campagna pubblicitaria. In particolare ho apprezzato la vicinanza di Anci Calabria e dell’associazione dei sindaci della Locride che ha dimostrato la sensibilità e la compattezza dei primi cittadini e la presa di posizione degli operatori turistici che ogni giorno lavorano e vivono di turismo e comprendono che messaggi come questi sono dannosi in primis per la Calabria che ha luoghi bellissimi e non ha bisogno di far parlare di sé offendendo il Veneto ed il Nord».
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