Noci di Macadamia
2 minuti per la letturaLe coltivazioni si adeguano al clima e in Calabria si punta sulla frutta tropicale: ecco macadamia, thai e banano
CAMBIA il clima e l’agricoltura si adatta. Accade nelle regioni meridionali, dove l’aumento delle temperature spinge la frutta tropicale Made in Italy con le coltivazioni di banane, avocado, mango che nel giro di cinque anni sono praticamente triplicate arrivando a sfiorare i 1.200 ettari.
Il dato emerge dall’analisi della Coldiretti diffusa in occasione dell’apertura del Villaggio Coldiretti di Palermo, dove è stata allestita la prima esposizione di produzioni tropicali coltivate in Italia e preparata la macedonia tropicale Made in Italy per la visita del Ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida.
«A far la parte del leone – dice la Coldiretti – è proprio la Sicilia, con coltivazioni ad avocado e mango di diverse varietà nelle campagne tra Messina, l’Etna e Acireale, ma anche a frutto della passione, zapote nero (simile al cachi, di origine messicana), sapodilla (dal quale si ottiene anche lattice), litchi, il piccolo frutto cinese che ricorda l’uva moscato».
In Puglia si registra un’impennata delle coltivazioni di avocado, mango e bacche di Goji insieme a tante altre produzioni esotiche come le bacche di aronia, le banane e il lime. «A Castellaneta – spiega la Coldiretti – sono state piantumate altre 32mila piante di avocado, mentre in Salento se ne stimano 100mila, 8mila di mango e altrettante di lime, mentre fanno capolino le coltivazioni di banane 100% made in Puglia».
E in Calabria? «Nella nostra regione – spiega il direttore di Coldiretti Calabria Francesco Cosentini – le coltivazioni tropicali sono diffuse lungo le coste del reggino, fatta eccezione per l’avocado, presente su tutto il territorio ormai. Nel Reggino invece troviamo coltivazioni di annona, mango, macadamia, le melanzane thailandesi (thay), il frutto della passione, un piccolo impianto sperimentale di banani».
Una tendenza che cresce, spiega Cosentini, per effetto del clima ma anche in risposta a una domanda che aumenta. «In Calabria ormai è presente una nutrita comunità nordafricana che cerca alcuni prodotti come la melanzana thay e un particolare tipo di peperone che pure inizia a prendere piede – spiega Cosentini – E da loro arriva anche un patrimonio di conoscenze utili. Molti cittadini stranieri, che arrivano dai Paesi nordafricani, lavorano nelle nostre imprese agricole o hanno avviato, soprattutto i giovani, delle attività in proprio. Quindi la presenza in Calabria di nuove coltivazioni è sì una risposta di adattamento al cambiamento climatico – prosegue il direttore di Coldiretti – ma è anche l’esito di uno scambio culturale. L’agricoltura non è conservazione ma è innovazione e integrazione. E i nostri imprenditori agricoli stanno dimostrando una grande capacità di aprirsi al nuovo e di reagire ai mutamenti».
Una scelta, quella di aggiornare le proprie produzioni, che viene premiata sugli scaffali: secondo l’indagine 2022 Coldiretti/Ixè, ben sette italiani su dieci cercano mango, avocado, banane e altri frutti tropicali coltivati in Italia.
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