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Massimo Giletti con l'ex commissario alla Sanità, Saverio Cotticelli

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COSENZA – “Caro Giletti c’è anche un’altra Calabria! Questa”. Con questo titolo che introduce un filmato di 15 minuti con la lunga storia di Diritti Civili, il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, manda, dalla sua pagina Fb, a Massimo Giletti una “cartolina speciale”.

«La Calabria – il messaggio di Corbelli – non è solo quella delle nefandezze e dei piccoli grandi scandali, che lui racconta ogni domenica sera a Non è l’arena su La 7, ma è anche altro. C’è un’altra Calabria, positiva, solidale, esemplare, di cui Giletti e i suoi colleghi dei vari talk show non parlano mai, preferendo sempre dare spazio e voce (o meglio urla!) a quella negativa e criminale! Se Non è l’arena diventa …l’arena calabrese, non si rende un buon servizio alla nostra regione».

Per il leader del Movimento Diritti Civili «non basta gridare e denunciare scandali o presunti tali, occorre anche dare voce e spazio anche all’altra Calabria, a quella dell’Associazionismo, del volontariato, dell’accoglienza, della Legalità, delle giovani intelligenze, del mondo universitario, giornalistico, imprenditoriale, alla Calabria che lavora, suda e resiste a… pandemia, mafia, malgoverni regionali e disinteresse dei Governi nazionali che continuano a susseguirsi. Questa Calabria, che è quella vera e predominante, non può continuare ad essere sottaciuta e nascosta in tv e sui media nazionali. Non si può dare della nostra regione il solito stereotipo scandalistico e ‘ndranghetistico».

«Si abbia il coraggio e l’onestà professionale di raccontare anche l’altra Calabria – prosegue Corbelli –, come ad esempio quella rappresentata dal Movimento Diritti Civili, che, da oltre 25 anni, continua a combattere da questa piccola, lontana e povera regione per difendere diritti universali e che nel corso di questi anni, per alcune sue grandi opere umanitarie, come il Cimitero internazionale dei Migranti, in fase di realizzazione a Tarsia, conosciuto e apprezzato a livello internazionale, è diventata motivo di orgoglio nel mondo. Che si racconti anche quest’altra Calabria! Si scelga pure uno dei tanti esempi positivi».

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