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Il consigliere regionale Giuseppe Aieta

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CATANZARO – Non piace affatto agli operatori culturali il “bando grandi eventi” della Regione Calabria. Non piace per vari motivi. Il primo è che il budget è stato drasticamente ridotto portandolo a 1.300.000 euro.

Non solo ma si è allargata la platea anche ad eventi sportivi e naturalistici, quindi le risorse diventano ancora più esigue. Ci sono altri due punti contestati. Il primo è che non è previsto alcun riconoscimento agli eventi storicizzati calabresi. Secondo è che i progetti verranno finanziati fino al 40% a fondo perduto, per il restante 60% deve provvedere il proponente magari attraverso gli sponsor. Insomma per molti il bando è stato snaturato e difficilmente riuscirà a finanziare i grandi festival che duravano circa una settimana e riuscivano ad attirare turisti.

Piuttosto sembra orientato a finanziare grandi eventi: gare ciclistiche, surf, vela, megacantanti che finiscono in televisione, danno visibilità e portano voti.

Su questa vicenda è intervenuto il consigliere regionale Giuseppe Aieta che definisce incredibile il fatto che non verrà finanziato il festival “Leggere&scrivere” (LEGGI) nonostante Vibo sia stata nominata capitale italiana del libro. Poi si lancia in un paragone fra quanto investito da Oliverio e oggi.

La precedente amministrazione, ricorda Aieta, nel primo anno investì quasi 4 milioni di euro finanziando 44 Eventi Culturali; nel 2016 80 eventi investendo 6 milioni; nel triennio 2017/2019 sostenne 13 Grandi Festival per 7 milioni di euro, 86 eventi e progetti culturali storicizzati per circa 20 milioni di euro, 70 dei quali triennali con 110 mila euro a festival, 104 eventi di carattere regionale per circa 3 milioni di euro e 197 eventi innovativi per circa 4 milioni.

«La nuova Amministrazione Regionale si è distinta per aver speso circa 2 milioni di euro per uno spot di 4 minuti di cui non si conosce l’utilità e l’esito. Per non parlare del bando Grandi Eventi del 2020 finanziato con soli 2 milioni di euro, finito in ricorsi al Tar e denunce in Procura, a causa di gravissime irregolarità. Per il 2021, il Presidente facente funzioni, Spirlì, ha annunciato Urbi et Orbi di aver finanziato un bando per Grandi Festival con 1.300.000 euro, per un massimo di 210 mila euro a Festival. Dunque, 6 festival a fronte dei 99 dell’Amministrazione Oliverio. Un disastro per i Comuni, abituati, nel quinquennio Oliverio, a programmare eventi di qualità che oggi si vedono costretti ad arretrare la loro offerta culturale e per le imprese dello spettacolo, che avevano necessità di maggiore solidarietà».

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