Carmela Polimeni
3 minuti per la letturaMorta da un mese nel New Jersey Carmela Polimeni probabilmente calabrese non sembra avere parenti. L’appello del Quotidiano del Sud a chi ha notizie per trovare i suoi ultimi parenti
Tutti alla ricerca dei parenti di Carmela Polimeni. Dal New Jersey all’Italia, fino in Calabria, nel reggino, dove con molta probabilità è nata, il 29 marzo del 1932. La donna, 92 anni, si è spenta per cause naturali, il 17 luglio scorso in una residenza socio-assistenziale di Leonia, la “CareOne a Cresskill”, e da molti anni nessuno è più andato a farle visita. I numeri telefonici dei parenti in possesso dell’amministratrice della struttura, Lisa Rhoads, risultano ormai tutti scollegati. E la salma si trova in un’agenzia di pompe funebri, la “Eternity Funeral Services”. In attesa di trovare qualche parente della donna che voglia sia darle l’ultimo saluto che farsi carico delle spese del suo servizio funebre.
Anche le autorità americane sono al lavoro per risalire a qualche parente di Carmela. Per questo la sua foto viene mostrata in vari servizi televisivi nella speranza che qualcuno della famiglia di Carmela si faccia avanti. Ma finora nessuno è riuscito a fornire qualche informazione utile sulla storia di Carmela Polimeni. Lisa Rhoads nel corso di un’intervista ha dichiarato che tutto il personale della residenza è profondamente triste per la scomparsa improvvisa della signora italiana, che era molto amata dalla comunità considerato che erano venticinque anni che viveva nella struttura. Sembra strano, però, che Carmela, in tanti anni, non abbia raccontato di sé, delle sue origini italiane e del suo paese di provenienza, a qualche altra ospite o a qualcuno del personale interno alla struttura.
Sono tanti i Polimeni a Reggio Calabria e in molti sono emigrati all’estero nel corso degli anni. Restringendo la ricerca ai Polimeni emigrati negli Usa, troviamo persino una Carmela che risulta nata nel 31. Scorrendo l’elenco dei Polimeni, troviamo un riferimento interessante proprio nel New Jersey. Si tratta di una famiglia Polimeni imparentata con i Saracino e i Raimondo. Qualcuno conosce queste persone?
Aree Booker, il proprietario della “Eternity Funeral Services”, ha postato la foto di Carmela sul sito della sua impresa funebre, raccontandone la storia, ma in un mese nessuno legato a Carmela si è fatto avanti tranne tanti americani, di buon cuore, che si sono dichiarati pronti a sostenere le spese del funerale dell’anziana. Questa storia di solitudine, infatti, ha toccato i cuori di tantissime persone che, per esprimere la loro solidarietà, si sono dette disposte a provvedere alla cerimonia funebre pur non avendo mai incontrato o conosciuto la donna.
“Sono tante le persone che hanno chiamato per offrire donazioni ed esprimere il loro desiderio di partecipare al servizio – ha confermato Booker – e un signore, in particolare, ha persino offerto una tomba già acquistata in modo che la signora Polimeni non debba essere sepolta in una tomba senza nome”. Sebbene si aspetterà ancora nella speranza di trovare qualche familiare di Carmela, il suo funerale, molto probabilmente, si svolgerà nella chiesa di San Giovanni Evangelista a Leonia, dove Carmela si recava spesso. Dalle poche informazioni raccolte, pare che Carmela non si sia mai sposata e non abbia avuto figli. Ma certamente è figlia di quell’emigrazione che ha costretto tanti meridionali a lasciare la propria terra per cercare fortuna altrove.
Il Comune di Reggio Calabria potrebbe dare un aiuto prezioso alle nostre ricerche. Abbiamo un nome e una data di nascita dai quali partire. E poi i lettori che ci seguono, potrebbero trovare qualche elemento utile per ricostruire la storia di Carmela. Sono tantissimi i Polimeni che vivono a Reggio Calabria. Qualcuno, leggendo questo servizio, potrebbe riconoscere in lei una componente, anche lontana, della sua famiglia. Gli anziani, di solito, hanno buona memoria. Carmela è morta da sola in un paese straniero e per venticinque anni è stata dimenticata da tutti. Se lei, come pensiamo, è figlia della nostra terra, sarebbe giusto che almeno ora ci unissimo in uno sforzo collettivo per restituirle la sua vera identità e darle, idealmente, quell’ultimo saluto che attende di ricevere da oltre un mese ormai.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA
Mi spiace per la signora carmela condoglianze .
Bisognava pensarci prima non dopo che è morta.