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Con l’approssimarsi della fine dell’anno viene naturale guardare la classifica dei pezzi più letti dalla comunità di lettori che si riconosce nel Quotidiano per autorevolezza e affidabilità, e proporre un barometro dell’aria che tira in Calabria. Il primo dato che salta all’occhio, pur avendo numeri consistenti, non primeggiano più nell’alta classifica le tematiche della politica e della ‘ndrangheta (fatto salve alcune eccezioni). Un dato che fa riflettere. Sono diventati argomenti da addetti ai lavori.
Categorie consistenti ma che non sono da grande pubblico tra i numerosi lettori che seguono le nostre cronache. Il pubblico che costituisce la nostra comunità predilige la vita vissuta delle persone, i fatti della quotidianità, gli articoli che forniscono delle risposte alla vita così complessa del nostro tempo difficile.
Il nostro articolo più letto, con numeri che hanno superato le 150 000 visualizzazioni, ha riguardato la morte per infarto sulla spiaggia di Paola del maresciallo dei carabinieri, Antonio Carbone, avvenuta per una convulsa discussione con un villano che aveva buttata una cicca di sigaretta in mare. La precisa ricostruzione dei fatti di Guido Scarpino, con la contestuale pubblicazione del commovente post scritto dal fratello della vittima, hanno colpito i nostri lettori. Molto ha inciso sui numeri l’indovinato titolo “Morire nel 2021 per un gesto di educazione civica”. Tema che ha molto influenzato anche il presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra, che rilanciandolo sui suoi social ha contribuito alle migliaia di condivisioni dell’articolo.
Grande presa sui nostri lettori la vicenda del rossanese Omar Palermo, noto sul Web come “Youtubo anchio”. La sua scomparsa prima da Youtube, dove registrava numeri da star, e poi quella della vita terrena hanno catalizzato l’attenzione dei suoi numerosi fans ma anche di chi neanche ne conosceva l’esistenza. Tra i primi tantissimi ragazzi, a dimostrazione che sono anche questi i lettori da accogliere nella nostra comunità. La cronaca dettagliata e onesta, non sensazionale in modo gonfiato, ha come nei giornali di carta molta presa. E’ la vecchia “nera” mai citata nei sondaggi d’opinione ma sempre letta e apprezzata, soprattutto quando riguarda fatti commoventi e tragici.
Ma chi legge e sceglie cerca anche risposte. Ne troviamo riscontri nella drammatica vicenda di Simona Cavallaro, la giovane sbranata dai cani in una pineta di Soverato mentre con il fidanzato faceva un sopralluogo per un picnic. Tra i numerosi articoli che hanno seguito la vicenda, i nostri lettori hanno molto apprezzato l’intervista realizzata da Luciana De Luca ad uno dei massimi esperti italiani di cani maremmani, che ci spiegato il comportamento anomalo di quella muta assassina per colpa dell’uomo.
La nostra testata sono due anni che, tra carta e web, segue con attenzione specialistica le vicende del Coronavirus e le intrecciate vicende della spesso derelitta sanità calabrese. Numeri alti per questo settore e attenzione ad approfondimenti scientifici come le varianti e i vaccini affrontati con linguaggio chiaro e corretto. Un settore che richiede anche molta etica evitando terrorismo mediatico e rispettando la privacy senza venire mai meno al diritto di cronaca. Di contro, sono molto gradite le storie di medici calabresi che guadagnano notorietà spesso internazionale fuori dai nostri confini regionali.
Molte sugli scudi, la più apprezzata, quella di Stanislao Rizzo, il medico cosentino che per primo ha impiantato una retina artificiale che ha permesso di vedere ad un signore di 70 anni. Sono temi legati alla complessa questione dell’identità calabrese, sempre molto difficile da sviscerare, ma che crea attrazione e interesse se sveli che Fabio Fazio ha una nonna calabrese ma non ne parla mai.
L’orgoglio di appartenenza si rivela pienamente per molte storie, con il gradimento più alto per Simona Ventura turista a Ricadi e Tropea e per il portiere Stefano Tacconi che a Villapiana ha raccontato a Franco Maurella la sua Calabria e la Juventus estiva. Altro tema caldo per i nostri lettori le vicende del gusto della nostra regione. E in questo settore ha facilmente primeggiato il nostro esperto di tavole calabresi, Gianfranco Manfredi, che ha stilato una molto gustosa classifica dei migliori dieci ristoranti calabresi, letta in tutti i continenti.
Abbiamo detto che la ‘ndrangheta non primeggia nelle preferenze, ma l’annullamento da parte della polizia a Torre Melissa del concerto di Teresa Merante, cantante che propone canzoni ambigue sull’argomento, ha scatenato partecipato ascolto nelle esclusive cronache di Tiziana Selvaggi e confronto divisivo sui social. La denuncia argomentata è anche molto premiata dai nostri lettori. Casistica ampia. L’articolo più letto è una lettera aperta del funzionario Onu, Rita Sciarra, originaria di Altomonte, alle ministre Carfagna e Bonetti con la quale ha denunciato lo stato di crisi della Calabria giudicandolo più grave del Messico e di Haiti. Molto apprezzato anche un reportage sulla nuova autostrada Salerno-Reggio Calabria.
Molto seguiti anche gli articoli di spettacolo e di cinema. Il più letto quello di Francesco Ridolfi, che ha presentato il film “Tutta colpa della Fata Morgana” a poche ore dalla sua messa in onda su RaiUno presentando trama e location di questo successo audiovisivo in Calabria.
I video più apprezzati del 2021 sulle nostre pagine sono stati l’esibizione televisiva da cineteca del ballerino catanzarese Mario Valestra a “Si tu que vales” e non poteva mancare il mondo dei Ferragnez, con il piccolo Leone che dice a papà Fedez che vuole mandare il suo Iron Man “a Pizzo Calabro”.
Nel formularvi gli auguri di un buon 2022 (ne abbiamo molto bisogno) vi proponiamo un’antologia dei nostri articoli più letti e segnaliamo l’approfondito inserto cartaceo “Diario 2021” che oggi trovate in edicola in abbinata con il giornale.
Appuntamento a domani. Noi siamo sempre qui insieme a voi. Iniziamo una nuova classifica.
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