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CATANZARO – Scendono le vendite dei biglietti della Lotteria Italia in Calabria. Per l’edizione 2019 i tagliandi staccati sono stati 112.100, con un calo complessivo del 3,8%.

A registrare il calo maggiore, secondo i dati diffusi da Agipronews, è stata la provincia di Reggio Calabria dove il trend è andato in rosso dell’8,1%, con 27.000 biglietti. A Cosenza si è passati a 46.060 (-2,4%), Catanzaro è scesa a 26.180 (-2,2%). Giù anche il dato delle altre due province: a Vibo Valentia sono stati venduti 7.760 tagliandi (-2%) a Crotone 5.100 (-3,6%).

A livello nazionale, invece, si registrata una vendita complessiva di sei milioni e 700 mila biglietti per un incasso di 34 milioni di euro circa: sostanzialmente stabili i numeri della Lotteria Italia rispetto allo scorso anno, quando i biglietti furono 6,9 milioni e l’incasso si attestò a 35 milioni di euro. La riduzione è quindi circa del 3%.

Il calo sensibile si è prodotto nel 2018, quando si scese del 18,6% rispetto all’edizione precedente. Un decremento dovuto essenzialmente alla decisione di togliere dal biglietto il “gratta e vinci” abbinato che garantiva premi istantanei. Nell’epoca del grattino, la Lotteria ha fatto segnare una vendita sempre superiori agli otto milioni di biglietti. Per trovare l’età d’oro della Lotteria bisogna però risalire al periodo tra gli anni Ottanta e Novanta, quando le vendite erano anche superiori ai 30 milioni di biglietti: il record assoluto appartiene al 1988 con 37,4 milioni di tagliandi staccati. La trasmissione abbinata era “Fantastico 9”.

DAL 2002 DIMENTICATI PREMI PER OLTRE 29 MILIONI DI EURO

È di 29 milioni di euro il totale dei premi non riscossi della Lotteria Italia dal 2002 a oggi. Nell’edizione 2018 gli italiani hanno “dimenticato” di riscuotere oltre 1 milione di euro, diviso in 6 premi di seconda categoria da 50mila euro ciascuno e da 31 di terza categoria da 25mila euro. Tutti reclamati i cinque premi di prima categoria, dal primo premio da 5 milioni di euro, vinto a Sala Consilina (Salerno) al quinto da 500mila euro vinto a Fabro (TR). Premi di prima categoria tutti riscossi anche nell’edizione 2017 (ma il totale delle “dimenticanze” fu comunque da 970mila euro).

L’ultimo “black out” milionario c’è stato, invece, nell’edizione 2016, con un biglietto da 2 milioni di euro mai riscosso.  

Il primato degli ’sbadati’ appartiene all’edizione 2008/2009, quando a non essere reclamato fu il primo premio da 5 milioni di euro, venduto a Roma (e rimesso poi in gioco l’anno successivo). Nel 2003 i premi non riscossi ammontarono a quasi 4 milioni di euro. L’anno seguente i biglietti vincenti dimenticati furono del valore di 1,1 milioni. Nel 2007 non furono incassati premi per un totale di 1 milione 125 mila euro. Solamente 220 mila euro i premi dimenticati nell’edizione 2010, mentre nel 2011 le somme lasciate allo Stato furono pari a 2 milioni di euro, corrispondente al secondo premio vinto a Modena, più vincite inferiori per ulteriori 700 mila euro. Nell’edizione 2012 furono invece dimenticati premi per 642 mila euro.

180 GIORNI DI TEMPO PER RECLAMARE I PREMI

Sono sei i mesi di tempo dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’elenco dei biglietti vincenti dai ai vincitori per riscuotere i premi.

I vincitori hanno, quindi, 180 giorni per riscuotere il premio, presentando il tagliando vincente, integro e in originale, negli sportelli di Banca Intesa Sanpaolo oppure all’Ufficio Premi di Lotterie Nazionali.

Il pagamento avviene entro 30 giorni dalla data di presentazione del biglietto. Il biglietto può anche essere spedito direttamente all’Ufficio Premi, con una raccomandata A/R, indicando le generalità, l’indirizzo del richiedente e la modalità di pagamento (assegno circolare, bonifico bancario o postale).

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