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ROMA – «Per i miei 70 anni mi sono regalata un nuovo profumo e ho avuto il piacere di prestare tre opere di Giacomo Balla al Guggenheim di New York per la mostra sul
Futurismo, un abito maschile, un bozzetto e un gilet che fu disegnato dall’artista e ricamato a mano da sua moglie». Ha scelto aromi calabresi di bergamotto e gelsomino Laura Biagiotti, «la regina del Cachemire», come l’ha definita il New York Times, che assieme alla figlia Lavinia, ha presentato il nuovo profumo, Blu di Roma, nel Castello-atelier di Guidonia, un complesso del ‘500 (acquistato nel 1978 dalla stilista con il marito Gianni Cigna), sorto attorno ad una torre del Mille, immerso in un parco dell’agro romano, dove nel 1991 la coppia Biagiotti- Cigna ha inaugurato il Marco Simone Golf-Country Club, uno dei più bei campi italiani (150 ettari di terreno) a 27 buche disegnate dall’architetto americano Jim Fazio. E dove, le due stiliste, morto Gianni Cigna, oltre a lavorarvi, custodiscono la più importante raccolta di opere di Giacomo Balla, circa 200 tra dipinti, bozzetti, abiti e accessori firmati dal grande artista artefice del Modernismo. 

In un’atmosfera incantata, dopo la presentazione della nuova fragranza e del suo spot stile Dolce Vita, da parte delle manager della Proctle&Gamble (ci lavora ed era presente anche Daniela Giardina, portavoce storica di Valentino Garavani) che produce i profumi Biagiotti, Laura Biagiotti ha accolto le giornaliste (quasi tutte donne) nella sua “magica” sala dei profumi: un vano del secondo piano con le pareti coperte dalle opere di Renè Gruau, dedicate a Laura Biagiotti, e una sola parete con una grande consolle piena di centinaia di bottiglie di profumi antichi (Lavinia mostra la bottiglia-pipa di Elsa Schiaparelli e un tavolo da disegno con bottiglie di profumo formato gigante). 

«Questa passione l’ho ereditata da mia madre Delia – spiega Laura – ero figlia unica, la mia mamma lavorava e mi mancava, così sentivo i suoi profumi. Ho girato nei mercati e ho trovato chicche come questa» dice mostrando una piccola bottiglia dalla silhouette di corpo femminile protetta in una teca di cristallo. «E’ di Elsa Schiaparelli anche questa. Lei decise la forma della bottiglia frettolosamente perché si annoiava. Per sbrigarsi indicò il busto di prova con le misure della bionda Mae West». 

Riguardo alla nuova fragranza (un bouquet floreale fresco e fruttato, a base di bergamotto e gelsomino della Calabria, appunto, e poi rose, pesca e Patchouli per lei; pompelmo, limone, cuoio bianco, muschio e legni per lui) Biagiotti aggiunge: «Dopo 25 anni di profumi Roma (questo è il quarto della serie) ho pensato all’estate romana e a vacanze senza fine nella Città Eterna. Con i miei profumi ho restaurato la Cordonata del Campidoglio (1998), ho donato un nuovo sipario al Teatro La Fenice di Venezia (2003), ho restaurato la Fontana di Piazza Farnese a Roma. Spero che anche questo nuovo possa sponsorizzare un nuovo restauro a Roma entro l’anno».

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