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E’ DI oltre 1 milione di euro all’anno il risparmio che la Regione Calabria conta di ottenere evitando i costi di stampa dei ricettari grazie alla diffusione della ricetta elettronica tra i medici di famiglia. Secondo quanto si apprende da una nota dell’ufficio stampa della Giunta, ha, infatti, raggiunto circa il 15% la percentuale dei medici di famiglia che trasmettono la ricetta in via telematica al Ministero dell’economia e delle finanze ed alla Sogei (Società generale di informatica), presupposto per la nascita delle «ricetta digitale» la quale, a regime, consentirà un risparmio potenziale per la Calabria stimato in oltre 1 milione di euro all’anno per la sola stampa e consegna dei ricettari alle varie aziende.
Il Dipartimento fa sapere di aver avviato un percorso che avrà bisogno di altri passaggi graduali per raggiungere in toto l’obiettivo della completa eliminazione della tradizionale «ricetta rossa». E quando il sistema sarà completo, la ricetta elettronica partirà dallo studio del medico che la compila ed arriverà online all’erogatore (farmacia o ambulatorio specialistico) e, contemporaneamente, giungerà alla Regione ed al Ministero, permettendo così un controllo diretto «in tempo reale» sulle prescrizioni e sulla spesa». Per la cittadinanza l’approccio non cambierà. L’utente – spiega la nota – si recherà presso farmacie, parafarmacie o altri dispensari, munito di tessera sanitaria e di un codice attribuito alla ricetta in modo che il farmacista oppure lo specialista ambulatoriale, collegandosi al sistema, possano leggere la prescrizione. A livello nazionale, secondo le stime del Ministero, l’adozione della ricetta elettronica garantirà un taglio del 30% della spesa farmaceutica, con un risparmio per la sanità attestabile attorno ai 2 miliardi di euro all’anno. La stima del Ministero della funzione pubblica riguardo ai risparmi derivanti dallo sviluppo della «sanità elettronica» ammonta a 13 miliardi di euro annui su base nazionale.
La ricetta elettronica è uno dei tasselli del programma di innovazione digitale della sanità calabrese, per il quale è stata istituita anche una task force che si occupa di accelerare i processi di implementazione del nuovo sistema informativo messo a punto dal Dipartimento regionale tutela della salute che riguarderà anche i certificati telematici di malattia, la telemedicina ed il fascicolo sanitario elettronico la cui sperimentazione è stata avviata in Calabria, regione capofila del progetto di interoperabilità nazionale. Il progetto, realizzato in collaborazione con il Cnr, si pone come obiettivo la realizzazione della cartella clinica del cittadino in formato elettronico: «Ogni cittadino potrà controllare on-line il proprio profilo clinico e potrà anche effettuare i pagamenti e la prenotazione degli esami medici ma, soprattutto, potrà mettere a disposizione dei medici che lo prendono in carico anche fuori regione tutti i documenti digitalizzati della propria storia clinica senza dover ricorrere ai documenti cartacei o, come avviene in molti casi, senza ripetere gli esami clinici. Inoltre si potrà disporre sul proprio ipad o iphone delle radiografie o delle analisi del sangue. Tutto il materiale contenuto nel database – si legge infine – sarà costantemente aggiornato da medici di base e dai medici delle strutture sanitarie pubbliche o accreditate».
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