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PARTE la tredicesima stagione invernale del Teatro Stabile di Calabria. Con otto spettacoli dal 13 novembre al 12 aprile. La rassegna di appuntamenti spazia dalla commedia al tango argentino, con la prestigiosa compagnia del maestro Roberto Herrera, riconosciuto internazionalmente come principale punto di riferimento nel genere. Otto spettacoli, anzicché dieci come l’anno precedente, per una stagione che verrà a costare orientativamente intorno ai 270mila euro.
La direzione artistica di Geppy Gleijeses propone il grande ritorno di Gianluca Guidi con Gianluca Ramazzotti nella commedia “Boeing Boeing”, classico di Broadway ad inaugurare il cartellone. Notevole la caratura del bouquet di attori che calcherà il palcoscenico del Teatro Apollo, da Daniele Pecci, al secondo appuntamento in “Kramer contro Kramer”, a Lello Arena che si ripresenta con lo stesso Gleijses e Marianella Bargilli in “Miseria e nobiltà”. Vecchi pilastri della commediografia italiana accanto ai conclamati talenti dell’umorismo contemporaneo, come Lillo & Greg, il duo comico che “servirà” al pubblico uno “Sketch and soda”. La stagione si conclude l’11 e 12 aprile con una bomba esplosa negli anni ‘80 in tv, la napoletana Marisa Laurito in “Un giorno da signora” per la regia di Bruno Garofalo, tra più quotati scenografi del panorama italiano.
Dal 1999 ad oggi il Teatro Stabile di Calabria ha realizzato 25 produzioni, vinto per due volte i premi teatrali Musella ed E.T.I., registrando un trend positivo di crescita nel numero di abbonati. «Erano 220 i primi due anni – ricorda Fabio Vincenzi, organizzatore e progettista dello Stabile – l’anno scorso si siamo attestati intorno ai 650». Il picco si sarebbe registrato nel 2003-2004 con quasi 800 abbonati. La curva scende, ma c’è da considerare i tempi di crisi nera, oltre che i tagli al settore che dalla Regione sono arrivati all’85%. Ad ogni modo «mentre musei e cinema chiudono, siamo ancora qui a fare cultura – dice con orgoglio Vincenzi – Il Teatro Apollo sarebbe potuto diventare un supermercato, invece grazie alla condivisione di un progetto da parte dei soci Piscitelli e Amatruda non è stato cosí. L’investimento nel settore della cultura – ha concluso – da parte delle istituzioni non può mancare, pena l’impoverimento del territorio». Per affrontare la sfida, il Teatro Stabile ha sempre puntato ad una “cultura sociale”. E sulla funzione sociale dello Stabile si è soffermato, nel corso della conferenza stampa di presentazione della stagione, il presidente del Consiglio provinciale Benedetto Proto. «Si potrebbe pretendere una maggiore attenzione dalla Regione data la qualità delle attività » ha detto.
Quando il sostegno pubblico c’era «riuscivamo a fare laboratori teatrali con maestri internazionali – ricorda Claudio Borrelli dello staff del teatro – in paesi dell’hinterland e quartieri perferici della città». Più interesse dalle istituzioni, ma anche dal pubblico. «Bisogna allargare la base» ha detto l’assessore comunale alla Cultura Piero Cotronei. Dal canto suo, l’assessore provinciale al ramo, Giovanni Lentini, ha aggiunto «essendo l’ente intermedio nella graduatoria del bando regionale per i grandi eventi – ha detto – contiamo di affidare un ruolo al teatro Stabile in questo progetto».
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