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PARENTI – Re, Regina, Cavallo, Alfiere, Torre e Pedone. Questi i nomi dei rioni in cui viene divisa Parenti in vista della ormai famosa “Gara del carro”, che sempre più appassionati attira dall’intera provincia. 

 

I nomi sono ispirati agli scacchi, e la suddivisione in rioni del comune silano ricorda altre e ben più blasonate competizioni tradizionali, ma l’aria che si respira a Parenti già da settimane prima della corsa fa pensare davvero di trovarsi in attesa di un piccolo “palio”. Ogni rione ha il suo carro ed è quindi naturale che nascano tifoserie e soprattutto rivalità, sia tra carristi sia tra gli abitanti stessi delle varie contrade che parteggiano per il loro favorito.

 

La gara giunge quest’anno alla sua ventunesima edizione, chiaro segnale di quanto l’appuntamento sia ormai consolidato tra gli eventi estivi della zona. Alla base di tutto c’è la voglia di recuperare uno dei giochi dell’infanzia di qualche tempo fa, quello dei carri, che erano costruiti un tempo dai ragazzi in modo autonomo e con materiale di reimpiego. Oggi quel gioco si è evoluto, e i carristi cercano di fare il possibile per migliorare le prestazioni del proprio veicolo cercando gli espedienti per prevalere nella competizione.

 

L’evento, originariamente pensato per il mese di settembre, con lo spostamento ad agosto ha visto aumentare la partecipazione di pubblico quando già era servita da apripista per iniziative simili in altri centri della provincia.

 

È nel pomeriggio di domenica che la gara entra nel vivo e dalle 16:30 il paese diventa un vero e proprio circuito, delimitato da balle di paglia dietro alle quali si assiepano tifosi e curiosi per veder sfrecciare i ragazzi sui loro mezzi. Così tra curve e rettilinei i carri sfrecciano nel centro di Parenti con a bordo due persone, il pilota avanti e un “navigatore” alle sue spalle, fino a raggiungere il traguardo.

 

Dopo la gara la manifestazione continua e si trasforma in festa di piazza, che quest’anno vedrà la musica tradizionale calabrese farla da padrone col concerto in serata del Sabatum Quartet. Giochi e musica, dunque, per una domenica all’insegna della tradizione alle porte della Sila.

 

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