Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera
1 minuto per la letturaLA VITTORIA del centrodestra, pronosticata, è arrivata. Schiacciante. Oltre le previsioni. Sia in Lombardia, che nel Lazio. «Un risultato pazzesco, incredibile». Non usa mezzi termini Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, calabrese ed eletto in Calabria, ma con una lunga esperienza politica da candidato (ed eletto) a Roma e nel Lazio.
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Si aspettava questo risultato? La vittoria della coalizione di governo era data come sicura dai più…
«Beh sì, che saremmo andati bene me lo aspettavo, ma raggiungere questi numeri va oltre le aspettative. In Lombardia il risultato è davvero ottimo, ma anche nel Lazio essere al 50 per cento non era affatto scontato. Anzi. E poi Fratelli d’Italia si conferma stabilmente il primo partito in entrambe le regioni».
Queste elezioni sono state un banco di prova importante anche per il Terzo Polo. Come ne escono Calenda e Renzi?
«Il loro è un progetto che non è decollato: può funzionare politicamente, forse, ma elettoralmente non è percepito. Gli elettori non hanno risposto».
E il partito democratico?
«Nel Lazio ha mantenuto un po’, ma nel complesso la nostra vittoria è stata così netta da non lasciare spazi. Gli elettori hanno voluto chiaramente premiare la coalizione di centrodestra a quattro mesi dal voto che l’ha portata al governo del Paese».
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