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GIOIA TAURO – Botta e risposta tra il Saint Michel e la Virtus Rosarno per i fatti di domenica. «Con il seguente comunicato l’ASD Saint Michel – scrive il club gioiese – rende nota la triste pagina di sport vissuta domenica a Rosarno in occasione del derby disputato contro la squadra locale nel campionato di promozione girone B. Prima che la gara avesse inizio, all’arrivo dei giocatori della Saint Michel presso lo stadio comunale di Rosarno, gli stessi sono stati accerchiati da un cospicuo gruppo di sostenitori locali, tali riconoscibili dalle sciarpe della squadra Virtus Rosarno indossate da alcuni di loro, i quali hanno prima assalito le autovetture degli stessi giocatori con calci e pugni per poi procedere a delle percosse fisiche una volta che gli atleti sono scesi dai veicoli.

Dopo essere riusciti ad entrare nello stadio dal cancello che porta verso gli spogliatoi e posizionare le auto nel parcheggio interno sono sopraggiunte in seguito le forze dell’ordine, i sostenitori della squadra avversaria a questo punto si sono allontanati per posizionarsi nella tribuna. Il clima ostile è continuato per tutta la durata dell’incontro con il gruppo ultras rosarnese che ha continuato ad inneggiare cori diffamatori e gravemente offensivi ai danni dei giocatori e allenatori, per poi prolungarsi nel dopo gara, dove la folla dagli spalti si è diretta all’esterno dello stadio verso il cancello da dove sarebbe dovuta uscire la nostra società.

Le forze dell’ordine presenti si sono subito prodigate a tutelare l’incolumità di tutti i componenti della Saint Michel sbarrando l’accesso allo stadio e presidiando l’esterno. Dopo circa un’ora scortati dai carabinieri e dalla polizia la squadra ha potuto fare rientro verso Gioia Tauro. Un episodio davvero grave e mai registrato ai danni della Saint Michel la quale con amarezza oggi ha vissuto il lato più oscuro dello sport a testimonianza di come il calcio ancora ai giorni nostri non è un mezzo di comunione e socializzazione ma bensì veicolo di violenza inaudita. Rivolgiamo immensa gratitudine alle forze dell’ordine per il servizio offerto domenica a tutela della nostra squadra, speranzosi che questi episodi vengano attenzionati da chi di competenza al fine di mandare segnali concreti verso chi non ha ancora capito il vero senso dello sport, continueremo il nostro percorso con il progetto di fede e sport che ci ha sempre contraddistinto e che vuole essere da esempio per i nostri giovani e per le future generazioni».

«Letto il comunicato della ASD San Michel – è scritto nella nota della Virtus Rosarno – rimaniamo stupiti e sbalorditi da ciò che la stessa racconta in merito ad episodi avvenuti prima, durante e dopo la gara svoltasi domenica presso lo stadio Giovanni Paolo II. Dove la gara si è svolta con tranquillità e senza nessun rischio per l’incolumità dei calciatori, dei dirigenti e dei tifosi. Ci teniamo a precisare che gli ultras della Virtus si sono limitati a cori di sfottò rivolti all’indirizzo di un solo calciatore e sono frutto del trattamento riservato nella partita di andata dallo stesso calciatore e dal padre allora presente in tribuna, che ha usato parole pesanti e minacciose nei confronti della dirigenza e dei tifosi tutti, compresi donne e bambini, ma la Virtus Rosarno forse sbagliando non ha fatto pubblicità su questo.
Prendiamo atto di queste accuse diffamatorie nei confronti della Società Virtus Rosarno, e ci atteniamo a quello che ispettori di campo terna arbitrale e commissari hanno redatto in documenti ufficiali. Anche perché se i fatti fossero realmente andati come descritti dall’Asd San Michel la partita non si sarebbe potuta assolutamente giocare, in più i cori e il comportamento di pochi sostenitori non possono infangare la nostra società che con sacrifici enormi cerca di praticare qualcosa di positivo per il paese. Ci tengo a precisare che la stessa Ssd San Michel è invitata a fine campionato ad una amichevole dove il ricavato andrà in beneficenza».

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