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È SUBENTRATO a sette giornate dalla fine. Quando è arrivato lui, l’Africo era in terzultima posizione e la classifica diceva play out. Sette giornate dopo, l’Africo targato Rolando Megna è salvo, senza passare dalla roulette degli spareggi.

Ennesima missione compiuta per Rolando Megna, tecnico reggino di Rosarno, fra i più esperti in circolazione, all’ennesima impresa di una ricca carriera lunga oltre 25 anni, nella quale ha vinto tanto, a volte ha fatto un passo indietro, in altre circostanze non gli è stato dato tempo e modo di lavorare. Quando, però, Rolando Megna è stato messo in grado di operare senza problemi, il suo lo ha sempre portato a casa.

Sulla panchina dell’Africo ha iniziato con una sconfitta a Melicucco (1-4), poi non ha più perduto. Tre vittorie in casa, una in trasferta (preziosissima, nello scontro diretto di Bagnara) e due pareggi: un ruolino che ha consentito alla compagine africense di mantenere la categoria senza dover affrontare i play out.

La grande impresa

«Sono stato chiamato a 7 giornate dalla fine dall’Africo, che aveva una situazione di classifica a dir poco disastrosa – spiega Rolando Megna – con la squadra terzultima in classifica e con 4 partite fuori casa, fra le quali due scontri diretti, e tre in casa, per quello che sembrava un calendario proibitivo. La società mi ha chiesto almeno di fare i play out per la salvezza, quindi sembrava quasi un’impresa impossibile, ma io come al solito, testardo fino al midollo, non potendo negare una collaborazione, ho intrapreso un lavoro certosino con tanta voglia e con gli stimoli giusti. Ho saputo dare ai ragazzi, ai quali va il mio ringraziamento per la fiducia riposta, la carica giusta e alla fine siamo riusciti a salvarci, senza passare per i play out». Una bella avventura, quindi, e un «sentito ringraziamento alla dirigenza e ai ragazzi che hanno creduto in me ed ai quali va il mio apprezzamento, consapevole di aver permesso col mio lavoro alla società di disputare ancora un altro torneo di Promozione. Grazie a tutti».

Dietro le big

Durante la sua gestione, che va quindi dalla 24ª alla 30ª giornata, soltanto Brancaleone e Gioiese, le battistrada del torneo, entrambe neopromosse, hanno fatto più punti dell’Africo, che ha così cambiato passo, dopo che, nella fase a cavallo fra la fine dell’andata e l’avvio del ritorno, aveva conquistato appena 8 punti in 12 turni. Un cammino da retrocessione. Un andamento lento che Rolando Megna, fra l’altro amante della musica e anche batterista, ha modificato in un ritmo andante e coinvolgente. È la dimostrazione, questa, l’ennesima, di una scrupolosità nel lavoro e di una competenza di un certo spessore. Fa parte della “vecchia” guardia, quella per intenderci che sa come portare a casa risultati, senza magie e stregonerie!

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