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Lo slackliner Jaan Roose

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Sarà un’impresa da record quella dello slackliner estone Roose che tenterà di attraversare lo Stretto di Messina in equilibrio su una fettuccia


È TUTTO pronto, o quasi, per la prova da record mondiale sullo Stretto di Messina. Salvo imprevisti, dopo che ieri uomini e mezzi hanno lavorato per collegare i piloni di Villa San Giovanni e Messina con una striscia rettilinea, quello di domani sarà il gran giorno per l’atleta Red Bull Jaan Roose. Lo slackliner estone tenterà infatti un’impresa incredibile: attraversare lo Stretto di Messina camminando su una fettuccia larga appena 1,9 cm, sospesa ad una vertiginosa altezza di oltre 200 metri sul livello del mare.

Lo slackliner Roose per attraversare lo Stretto partirà da Santa Trada (Villa San Giovanni), da un punto del pilone alto 265 metri – misura superiore al più alto grattacielo italiano – e cercherà di arrivare a Torre Faro (Messina) ad un’altezza di 230 metri. Il coraggioso sportivo, tre volte campione del mondo della specialità, affronterà un percorso mozzafiato di oltre 3,5 chilometri, la distanza che separa la costa calabrese da quella siciliana.

Un percorso incredibile che non solo potrebbe infrangere il record mondiale di slackline, superando di quasi un chilometro il precedente primato (2,7km circa), ma che rappresenterà una sfida senza precedenti, con una distanza di attraversamento simbolicamente superiore a ben 30 campi da calcio. Se già in passato Jaan Roose è stato protagonista di sfide eccezionali, questa volta lo slackliner estone ha deciso di spingersi oltre ogni limite finora raggiunto, sia sotto l’aspetto fisico sia sotto l’aspetto emotivo.

Il tempo stimato per realizzare l’impresa è di circa 3 ore, durante le quali Jaan affronterà un dislivello di circa 130 metri fra l’altezza di partenza e quella che troverà nella parte centrale, nei pressi più o meno di “Scilla e Cariddi”. «Un evento destinato ad avere un’eco mondiale», promettono da Red Bull riportando anche le voci entusiastiche degli amministratori di Messina e di Villa San Giovanni. Qui, tuttavia, pare che il Comune non abbia fatto abbastanza.

Almeno così la pensa il consigliere di minoranza Filippo Lucisano: «Cara Villa, nemmeno Red Bull ti mette le ali. Amarezza profonda è ciò che provo per un’occasione immensa buttata al vento». Nel mirino un’amministrazione «che non ha saputo cogliere l’importanza dell’evento per la promozione del nostro food, dei nostri prodotti, dei nostri paesaggi», contesta Lucisano evidenziando «l’indotto che questa giornata avrebbe portato in città, alberghi, ristoranti, lidi e tutte le attività presenti».

Insomma, a detta di Lucisano l’amministrazione villese non ha saputo cogliere «la fortuna di ospitare uno spettacolo del genere totalmente a costo zero».
«Non è stato nemmeno previsto – ammonisce infine – un punto messo in sicurezza per permettere ai cittadini di vedere questo fantastico tentativo».

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