Il presidente del Coni Giovanni Malagò
3 minuti per la letturaREGGIO CALABRIA – Sembra aprirsi uno spiraglio nella vicenda della riforma del Coni voluta dal Governo e contenuta nella bozza della Finanziaria. Ad aprirlo è proprio il numero 1 dell’ente sportivo, Giovanni Malagò, che, a conclusione della Giunta – riunita a Reggio Calabria – esprime la sensazione che negli ultimi giorni sia emersa «la volontà delle parti di ascoltare e ovviamente di condividere un percorso e anche una legge».
«E con la parola condividere – rimarca, parlando con i giornalisti – dico tutto. Non si chiede niente di più e di diverso. Io non posso che espletare il mandato che mi è stato conferito dal Consiglio nazionale». E dire che la giornata sembrava iniziata sotto tutto un altro clima, con sullo sfondo la battuta del sottosegretario con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti, sui soci del Circolo Aniene al vertice del Coni. Battuta alla quale Malagò, rimarcando di non volere fare polemiche, ribatte comunque «che gli organi del Coni sono elettivi. Il Consiglio nazionale è composto da 76 persone: sono eletti da 12 milioni di italiani. Ci sono tre soci dell’Aniene. La Giunta è fatta da 22 persone ed è sempre elettiva». Ma dopo la riunione della Giunta, il clima sembra cambiare, volgendo al sereno.
«Ci sono state indicazioni che ho avuto dal sottosegretario Giorgetti a dimostrazione che c’è stata grande disponibilità a lavorare senza creare litigi o fratture», dice il numero 1 dello sport italiano. Ed evidenzia come ci sia “pieno rispetto della volontà di non essere minimamente in guerra con il Governo sulla base del fatto che l’articolo 48 del prossimo bilancio prevede che l’assegnazione dei contributi per il 2019 rimangano al Coni. Mi sembrava giusto ci fossero delle modifiche – spiega – ma visto che nel 2019 c’è stata riconosciuta non solo la facoltà ma il diritto-dovere di essere noi gli assegnatari dei contributi, non abbiamo voluto dare interpretazioni che potessero essere considerate un’eccessiva forma di potere, nel rispetto pieno della collaborazione». Malagò entra poi nel dettaglio della discussione della Giunta e le decisioni prese: «Partiremo sabato per i dettagli specifici per il supporto alla candidatura olimpionica di Milano-Cortina. Incontreremo il sindaco di Milano, Sala, e il Governatore del Veneto, Zaia».
La Giunta ha anche assegnato il premio “Ciro Esposito” a Chiara Passo, una ragazza di calcio femminile che si è distinta per un generoso gesto di fair-play. Sul fronte dei finanziamenti, Malagò afferma che la Giunta ha deliberato l’integrazione dei secondi 100 milioni riguardanti il bando sport e periferie. «Una decisione – aggiunge – assunta dopo una verifica del Governo sulla volontà di demandare al Coni, attraverso determinati criteri di attribuzione, che sono prefissati». Il presidente del Coni ritiene «molto probabile” anche l’assegnazione dei 75 mln della terza tranche, «che però non sono stati deliberati subito perché devono passare dalle Commissioni di Camera e Senato». Malagò, infine, annuncia l’assegnazione del Trofeo Coni per il 2019 alla Regione Calabria.
«C’era anche – aggiunge – la volontà della Toscana di concorrere per ottenerlo. Sarà mia cura sostenere la possibilità che la Toscana abbia, nell’ultimo anno di questo quadriennio olimpico, il Trofeo Coni del 2020. E, siccome le Olimpiadi non sono solo estive, ma anche invernali, il Trofeo Coni sarà istituito per la prima volta anche per le edizioni delle discipline non estive, quindi a marzo 2020 ci sarà il Trofeo Coni per le discipline invernali in Piemonte, che è così la terza regione a ricevere questo riconoscimento».
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