Noa
2 minuti per la letturaRUMORI Mediterranei, il festival jazz di Roccella Jonica entra nel vivo ospitando nomi di artisti noti in tutto il mondo. Ad aprire la seconda parte della XLI edizione, questa sera, Noa, la cantante israeliana “grande amica del festival” che ritorna dopo due anni con un progetto di connotazione jazzistica.
In precedenza, sempre al Teatro al Castello, location di tutte le attività del festival, le musiche balcaniche, mai eseguite in Italia, dell’Ajs Quartet, gruppo albanese già «presente a Roccella in trio, un paio di anni fa, con un concerto registrato al Porto delle Grazie e poi riversato su CD in Albania con il titolo “Live at Roccella Jonica”». Una produzione nata nell’ambito della partnership tra il Comune di Roccella Jonica e il Balkan Jazz Showcase che si svolge nella capitale albanese. Una coproduzione con l’Albanian Jazz Society e il Tirana Jazz Festival, che darà inizio alla tradizionale sezione del Festival dedicata al Mediterraneo e alle sue culture musicali.
In precedenza, i primi tre giorni del festival sono stati dedicati “Next generation jazz”, il cui titolo caratterizza la folta presenza di giovani musicisti affiancati da veterani e icone del jazz mondiale. Ieri sera il sestetto Agea, la band giovanile guidato dal trombonista franco-italiano Andrea Glockner (di chiare origini roccellesi) e dal chitarrista turco Ege Akyıldız. Serata chiusa dal “From Newport to Knebworth”, progetto dello scrittore e giornalista Donato Zoppo con protagonista la neonata Rockella Jazz Power Band, una rivisitazione di brani famosi eseguiti nei festival più importanti del mondo presentati con la tecnica dello story-telling. Special guest Gianluca Grasso, pianista e tastierista di grande spessore.
L’avvio del festival, domenica scorsa con una “festa d’apertura”. La presentazione del libro del batterista-percussionista reggino Raul Catalano “L’arte zen di suonare la batteria”. Una Opening Night con anche la degustazione di bevande e prodotti locali. La parte musicale invece veniva affidata a “The Unexpected Virtu Of Ignorance (L’inaspettata virtù dell’ignoranza) Trio, composto da tre giovani talenti guidati dal clarinettista mantovano Massimiliano Dosoli, special guest Fiorenzo Ritorto, noto cornista di origini calabresi. musica all’insegna dell’hard bop. Lunedì sera ancora due formazioni giovanili che hanno incontrato i favori del pubblico, eterogeneo ma attento. Ha iniziato la Mediterranean Jazz Sextet, una formazione guidata dal giovane batterista Stanislao Barbieri con Andrea Glockner all’eufonio. Sapienti arrangiamenti assemblati per una cavalcata negli anni e nella storia delle migliori produzioni di Rumori Mediterranei. Formazione giovane ma ben rodata che sa accattivarsi la simpatia del pubblico che l’ha accompagnata con frequenti applausi.
A fine serata, Matteo Mancuso Trio, musica “fusion” spopola sui social. Gruppo guidato dal giovanissimo, ma affermato, chitarrista siciliano Matteo Mancuso. Musica a tratti esuberante come la natura insulare dei giovani musicisti siciliani. I concerti delle prime tre serate danno una chiave di lettura all’impegno del direttore artistico Vincenzo Staiano. Il cui sforzo è votato a dare spazio anche alle nuove realtà musicali italiane che altrimenti troverebbero poco spazio per affermarsi in grandi contesti musicali.
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