I tifosi in delirio sul lungomare Falcomatà
2 minuti per la letturaGrande festa a Reggio per la vittoria dell’Italia agli Europei.
Molti hanno deciso di vederla nelle proprie case, in compagnia; altri invece, negli schermi proiettati in alcuni lidi come il Free Spirit. La destinazione ultima però è stata sempre la stessa: il Lungomare Falcomatà.
La gente in delirio non festeggiava una vittoria così da troppo tempo. Le persone sono accorse da ogni luogo della città e le auto erano totalmente ferme sbandierando le tricolori a suon di clacson. Quest’ultimi (sia quelli delle auto che quegli aggeggi distruggi orecchie) sono stati i protagonisti indiscussi dei festeggiamenti.
Tutti impazziti per una vittoria sofferta dal secondo minuto di gioco, e come molto spesso terminata ai rigori. Gli azzurri di Mancini hanno battuto l’Inghilterra e come a Wembley si festeggiava, anche migliaia di reggini si sono riversati nel centro storico, dando luogo ad un rituale sociale, dal quale difficilmente ci si può esimere, oggi come 38 anni fa, per l’ultimo europeo vinto.
Come in tutta Italia, i festeggiamenti hanno visto tifosi di tutte le età, impegnati in caroselli, improvvisati a bordo di vari automezzi, come automobili, pullman privati, furgoncini, etc etc.
I mezzi a due ruote, venivano letteralmente circondati e travolti (metaforicamente parlando) dall’entusiasmo dilagante dai tifosi proveniente da tutta la provincia di Reggio Calabria.
Al centro del Lungomare, altezza Ciccio Franco, poi il grande festeggiamento, con fumogeni e annessi fuochi di artificio. Molte donne avevano il viso colorato e quasi correvano in via Marina sventolando la bandiera italiana; gli uomini erano più avvezzi ai cori, ai salti, ed anche agli insulti (tipici da stadio). Abbracci, urla, cori, che evidenziavano la contrapposizione tra scaramanzia italiana e la glaciale sicurezza inglese. La parte bella invece erano i bambini e le bambine che nella loro incoscienza (forse) mostravano sorrisi pieni di libertà.
Ciò che di più bello però rimane è l’euforia , la gioia senza direzioni , disordinata, spasmodica, con il nucleo accesso proprio sulla strada. (quella che forse porterà alla normalità di vivere post Covid).
In realtà però ricordiamoci di non essere usciti ancora, definitivamente, da una pandemia globale nel bel mezzo del colpo di coda della nuova variante delta.
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