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Giovanni Calabrese e Domenico Stranieri

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L’assessore regionale al turismo Giovanni Calabrese promuove Sant’Agata del Bianco, il borgo dove murales e sculture artistiche animano le vie.


SANT’AGATA DEL BIANCO (REGGIO CALABRIA)- Un museo a cielo aperto, dove i muri e anche le pietre raccontano storie e profumano di arte e cultura. Incastonato ai piedi dell’Aspromonte e cullato dalla fiumara La Valle, domina la Locride con panorama mozzafiato: a ovest il verde dell’aspromonte con i suoi alberi, cascate e monoliti; a est predomina il blu del mar Ionio che si abbraccia con l’azzurro del cielo. Sant’Agata del bianco, poco meno di seicento abitanti, è conosciuto per le sue sculture ricavate da grandi pietre e per i murales, che come pagine di un libro aperto, raccontano la storia di questa comunità, le sue tradizioni e le sue aspirazioni.

«Ogni frase impressa sul muro è una riflessione, ogni poesia è un’emozione, ogni citazione è storia». Dichiara l’assessore regionale al turismo Giovanni Calabrese che oggi, 4 gennaio 2025, ha visitato il paese del sindaco Domenico Stranieri. «In ogni fessura delle case si nasconde una meraviglia, ogni via racconta una storia. E lo stupore – prosegue Calabrese- prende il sopravvento quando percorri le sue stradine, ammiri la via delle Porte Pinte, il percorso artistico letterario creato dagli artisti». Lo stupore è proprio senzazione che si prova percorrendo le viuzze di Sant’Agata del Bianco, che hanno preso vita dalle creazioni degli artisti locali Antonio Zappia e Andrea Sposari. 

CALABRESE: «A SANT’AGATA DEL BIANCO PER INVESTIRE SUL TURISMO CON NUOVI PROGETTI TRA LA NATURA, LE TRADIZIONI, LA CULTURA E L’ARTE»

Un borgo Sant’Agata del Bianco dove non ci sono distinzioni e ogni visitatore viene trattato dal sindaco Stranieri e dai suoi consiglieri allo stesso modo, senza differenza alcuna. È proprio il sindaco, con il suo entusiasmo e gli occhi che brillano d’amore per la propria terra, il “cicerone” del paese. Su Stranieri, Calabrese ha sostenuto: «Sono stati la sua passione e il suo entusiasmo che mi hanno trasportato in un’atmosfera unica: alla scoperta dei posti da visitare e alla conoscenza di artisti, maestri e musicisti».

Il sindaco e consiglieri della sua amministrazione comunale, «innamorati della propria comunità e impegnati ogni giorno ad ospitare turisti e visitatori. Abbiamo – racconta Calabrese- vissuto una mattinata tra racconti, canti e aneddoti dei vecchi pastori interpretati dal cantastorie Romano Scarfone. Ammaliati dai murales e dai dipinti, incuriositi dal Museo delle cose perdute dell’artista Antonio Scarfone. Visitando la Casa degli artisti, la Casa di Saverio Strati, il suggestivo e impressionante Parco delle sculture tra le rocce dell’artista Vincenzo Baldissarro. Attraversando portoni vecchi, inquadrando il qr code di ogni luogo, tra innovazione e curiosità. Attraversando itinerari per nuovi progetti da costruire insieme, tra la natura, le tradizioni, la cultura e l’arte».

Non una visita fine a se stessa. Calabrese lo rimarca bene: Sant’Agata del Bianco «luogo per gite scolastiche e didattiche». «Un posto ideale per investire con il turismo culturale, posto da ripopolare. Questa è la Calabria straordinaria. Un posto unico, – conclude l’assessore Calabrese- una meta turistica da consigliare con posti affascinanti e curati che la Calabria deve custodire e far conoscere».

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