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Fulvio Cama

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L’inferno di fuoco che ha devastato l’Aspromonte è una ferita profonda nel cuore della Calabria. Ettari ed ettari di vegetazione, un panorama che rappresenta un patrimonio immenso ed una ricchezza floro-faunistica di primo piano sono stati distrutti, decimati quasi annichiliti dalla violenza delle fiamme che, assurdamente, nella maggior parte delle volte non sono certo spontanee ma frutto della mano dell’uomo.

Per tutelare questa enorme ricchezza il cantautore Fulvio Cama ha lanciato dalla propria pagina Facebook una iniziativa a suo modo quasi rivoluzionaria, di certo suggestiva: “I concerti dalle ceneri”.

«L’Aspromonte devastato – scrive Cama – significa grossi guai. Ci sarà una destabilizzazione del clima dello Stretto e non possiamo prevedere quali saranno le conseguenze che purtroppo arriveranno da subito».

Un quadro preoccupante che richiede «un intervento immediato senza perdere tempo, per non perdere quel poco che é rimasto» e in quest’ottica Cama lancia l’idea: «Cerco di fare qualcosa dal mio piccolo angolino di Musicantore. Lancio un appello a tutti, amici miei, conterranei, colleghi artisti, al mondo intero: a settembre prenderò la mia chitarra in spalla e farò una serie di “concerti dalle ceneri”, partendo dall’azienda di Francesco Saccà a Roccaforte del Greco, poi alle Faggete Vetuste della Valle Infernale, alla Madonna di Polsi, a Cardeto, a San Lorenzo, alla Diga del Menta, allo Zomaro ecc…, dove ogni spettatore non pagherà un biglietto, ma porterà un albero».

Un’occasione per restituire al territorio, attraverso una iniziativa musicale, una speranza di rinascita: «Chiedo a tutti quelli che possono, un aiuto. Ho bisogno di compagni di viaggio, ho bisogno di far crescere quest’idea, affinché si possa essere tantissimi per curare le ferite dell’Aspromonte e far ricrescere da subito la sua meravigliosa “pelle divina”, arsa e devastata come mai prima d’ora».

Un appello che non è caduto nel vuoto tanto che alcune ore dopo aver lanciato la proposta Cama pubblica un nuovo post in cui prima, con una punta di ironia, tranquillizza tutti, «soprattutto quelli che si allarmano pensando che l’Aspromonte diventerà una piantagione di banane», annunciando che «stiamo costituendo spontaneamente dei coordinamenti di cittadini liberi e fuori dalla politica, dove ognuno per le proprie competenze, promuoverà delle attività future di salvaguardia e controllo su ogni azione fatta sul nostro territorio dall’Aspromonte al mare».

Nello stesso post, poi, ringrazia quanti hanno aderito all’appello rendendosi disponibile e con cui «presto produrremo una serie di azioni sempre e comunque in accordo e con la supervisione degli Enti e delle Autorità competenti e annuncia che numerosi artisti e intellettuali si sono detti pronti a sostenere e rilanciare l’idea dei Concerti dalla cenere

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