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La copertina del libro

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UNA storia e una traversata incredibile e sconosciuta quella che racconta Giuseppe Galzerano nel suo libro “Dall’America all’Europa – la traversata di Vincenzo Fondacaro”, edito da Galzerano editore.

Il 3 ottobre 1880 dal porto di Montevideo salpa il «Leone di Caprera», una piccola imbarcazione di nove metri per due che – nel nome – rende omaggio a Giuseppe Garibaldi, che ha vissuto e ha combattuto a Montevideo e in Uruguay. La comunità italiana pensa di affidare all’equipaggio l’incarico di consegnare una spada d’oro a Garibaldi, ma quando vedono la barca, temendo un sicuro naufragio, giudicano l’impresa folle e si limitano a porre le proprie firme su un album da consegnare, una volta in Italia, a Garibaldi.

Ciononostante Vincenzo Fondacaro, calabrese di Bagnara Calabra (dove è nato nel 1844), e i marinai Orlando Grassoni (nato a Ancona nel 1843), e Pietro Troccoli (nato a Marina di Camerota nel 1852) non rinunciano alla temeraria e impossibile impresa della traversata dell’Oceano Atlantico, che portano a termine dopo 112 giorni. Si fermano a Tenerife e a Las Palmas, dove vengono accolti trionfalmente.

Dalla Spagna Trocccoli si reca a Caprera da Garibaldi, che poi sarà raggiunto anche da Fondacaro e nel libro è riportata – tra le tante – una corrispondenza sul toccante incontro con Garibaldi. L’imbarcazione, che ha superato le tempeste dell’Atlantico, arriva a Livorno il 9 giugno 1881 dove viene esposta. In seguito, nella Villa Reale di Monza, è ammirata dal re e dalla regina. La stampa mondiale segue con interesse e partecipazione questa straordinaria avventura.

L’opera racconta, giorno per giorno, questo straordinario, incredibile e avventuroso viaggio compiuto da tre emigrati italiani, da Montevideo all’Europa, su una piccola imbarcazione, con la quale sfidarono la vita per dimostrare che le onde dell’oceano si possono placare con l’olio.

Nel 1995 la Galzerano Editore di Casalvelino Scalo, che ha ritrovato questo libro dimenticato, lo ha sottratto all’oblio degli uomini e, dopo oltre cent’anni, riproposto al pubblico. La nuova edizione è arricchita da documentazione, foto, xilografie del tempo, uno spartito musicale e da un’attenta ricerca giornalistica sui giornali italiani ed esteri (americani, argentini, francesi, inglesi, messicani, polacchi, spagnoli, uruguayani, ecc.) sulle vicende legate all’impresa, che non è stata mai più ripetuta.

Ma il libro, oltre che storia di mare e di marinai, è anche una sconosciuta, coinvolgente e appassionante storia dell’emigrazione italiana.

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