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Una scuola

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REGGIO CALABRIA – E’ stata rifiutata da quattro asili nido della città una bimba di 23 mesi di Reggio Calabria affetta da diabete di tipo 1 insulino dipendente. Il caso è stato denunciato dall’associazione “A.G.D. prof. Renato Caminiti” di Villa San Giovanni, in provincia di Reggio Calabria, presieduta dall’avvocato Raffaella Caminiti.

L’associazione, da anni, è impegnata in attività di sensibilizzazione, informazione e formazione sul delicato fronte delle problematiche legate al diabete e in azioni di supporto ai giovani affetti da questa patologia e alle famiglie.

Secondo l’associazione, l’iscrizione è stata negata alla bambina nel corso di quest’anno in ben quattro scuole, “perché nessun docente degli istituti dell’infanzia, pubblici e privati, di Reggio Calabria, intende assumersi la responsabilità di prestarle assistenza in caso di eventuale malore”.

“Sono numerosi gli istituti scolastici da me visitati – spiega Raffaella Caminiti – e in moltissimi contesti ho potuto toccare con mano i rilevanti disagi e le difficoltà con cui si trovano a dover fare i conti bambini, mamme e famiglie. Situazioni spesso al limite del paradosso – dice – in cui traspare una evidente mancanza di sensibilita’ e attenzione, unita alla incapacita’ di assumersi qualsiasi tipo di responsabilita'”.

Caminiti prosegue rimarcando la indisponibilità, “pressoché generale, a rilevare la lettura di un dato glicemico o ad intervenire nel caso in cui un bambino dovesse stare male. Soccorso che richiederebbe la misurazione glicemica, o in caso di valori bassi , la somministrazione di una bevanda zuccherata. Ma non trattandosi di scuole dell’obbligo il coinvolgimento dei docenti in questo tipo di assistenza – sottolinea Caminiti – è volontario”. Nessun dirigente, infatti, spiega, “può obbligare i docenti ad intervenire. Sta all’insegnante, opportunamente formato, dare la propria disponibilità”.

 

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