Il presidente Sergio Mattarella
3 minuti per la letturaLOCRI (REGGIO CALABRIA) – È ormai quasi tutto pronto per la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che arriverà domani mattina a Locri (LEGGI LA NOTIZIA). Unica tappa, cronometrata, del Capo dello Stato è allo stadio cittadino, dove sarà accolto da oltre 600 familiari di vittime innocenti delle mafie.
Ci saranno anche autorità istituzionali e i rappresentanti di Libera e Avviso Pubblico, le associazioni che hanno organizzato tutti gli appuntamenti per la XXI Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
L’ADESIONE DEI VESCOVI CALABRESI ALLA MANIFESTAZIONE DI LOCRI
Il cerimoniale di domani non prevede, per ora, nessun percorso istituzionale. L’unica novità è che al momento con il presidente Mattarella è stata data la possibilità ai cittadini di accedere nello spazio tribuna coperta dello stadio, fino all’esaurimento dei posti a sedere. I familiari e le autorità troveranno posto sul campo di gioco, dove è stata allestita una tensostruttura. Due maxi schermi consentiranno a tutti di seguire ogni momento della mattinata.
L’EDITORIALE: UN PAIO DI MOTIVI PER ANDARE A LOCRI
Un evento senza dubbio storico, per Locri e per l’intero comprensorio. Nella Locride non arrivava un Capo dello Stato da oltre mezzo secolo. L’ultima visita è stata quella del presidente Giuseppe Saragat. Eletto al Quirinale nel 1966, Saragat scelse di fare in Calabria il suo primo viaggio. Era il 19 aprile del 1966. Andò a San Luca, nella casa natale di Corrado Alvaro, che aveva conosciuto personalmente. A Locri, in queste ore, in molti sono impegnati nell’organizzazione dettagliata di ogni cosa. Nulla è stato lasciato al caso.
LA VISITA DI DON CIOTTI AL QUOTIDIANO
Da giorni tre ditte incaricate dal Comune sono all’opera per completare il rifacimento di alcune zone della cittadina interessate dai tragitti della manifestazione, che avrà il suo clou martedì. Impegnate anche alcune squadre di operai dell’azienda Calabria Verde. Intanto continuano ad arrivare alle segreterie di Libera e Avviso Pubblico numerose adesioni per partecipare alla marcia della memoria, in programma sempre per martedì mattina, con partenza dal Lungomare di Locri fino a piazza dei Martiri. Circa 150 saranno i pullman che giungeranno a Locri da ogni parte d’Italia. Si tratta soprattutto di scuole e di altri gruppi giovanili organizzati. Con loro sfileranno tutte le autorità, in testa il presidente del Senato Piero Grasso e il ministro della Giustizia, Andrea Orlando. Ma i protagonisti dell’intera manifestazione sono i familiari delle vittime innocenti delle mafie.
QUADERNI DEL SUD: LOCRI SIMBOLO DELLA STORIA DI LIBERA
A Locri, in parecchie centinaia, arriveranno già da oggi da ogni parte dell’Italia e anche dall’estero. Saranno oltre 600, come da conferma dell’ufficio stampa dell’associazione fondata da don Luigi Ciotti. E ci saranno rappresentanze di familiari di vittime provenienti dal Messico e dall’Argentina. Alcuni familiari dei desaparecidos, vittime della dittatura militare argentina. Dall’Albania a Locri arriveranno anche i familiari del giovane bracciante-schiavo, vittima del caporalato durante la raccolta dei pomodori.
Tutti i familiari, oggi pomeriggio, alle 17,30, s’incontreranno presso l’auditorium vescovile di Locri, per raccontarsi e condividere le loro storie. Insieme a loro ci saranno don Ciotti e Nando Dalla Chiesa, presidente onorario di Libera. L’associazione, in occasione della XXII Giornata del 21 marzo, presenta “Vivi”, un archivio multimediale, aperto e accessibile a tutti, dove sono raccolte tutte le storie delle vittime innocenti delle mafie, un album collettivo in cui ritrovare la memoria dei propri territori.
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