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Maria Elisabetta Alberti Casellati

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CATANZARO –  Il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, è calabrese anche se è nata a Rovigo. Il padre Vincenzo Alberti era funzionario della Prefettura della città veneta. Era partigiano liberale appartenente alla brigata “Giustizia e libertà” dal 1944 al 1945, condannato a morte e poi liberato il 25 aprile a Rovigo.
Il casato di Vincenzo Alberti faceva parte dei marchesi di Pentadattilo, oggi frazione di Melito Porto Salvo, un tempo comune autonomo.

La mamma del presidente del Senato, – scrive la testata “Il Coriglianese” – «la signora Elvira Conforti, sarebbe nata a Corigliano nel 1919. Pare che in tenera età, cioè tra i 9 e i 10 anni, lasciò la città ausonica per andare ad abitare in altra parte della Calabria, con ogni probabilità in provincia di Reggio Calabria dove conobbe il marchese Alberti di Pentadattilo».

Una nota di colore, nel passato vinse anche la fascia di Miss Palizzi, nel lontano 1971. La seconda carica dello Stato, infatti, trascorreva le estati nel paesino in provincia di Reggio Calabria.

La senatrice (12 agosto del 1946) si è laureata in Giurisprudenza all’Università di Ferrara e in Diritto Canonico nella Pontificia Università Lateranense e ha iniziato la carriera di ricercatrice universitaria per il settore “Diritto canonico ed ecclesiastico“.

Inoltre s’è specializzata in cause di richiesta di annullamento dei matrimoni alla Sacra Rota. Ha due figli: il maschio, Alvise, è un direttore d’orchestra mentre Ludovica, ha scelto la carriera di avvocato. Ludovica Casellati è anche la fondatrice di Viagginbici.commagazine incentrato sul turismo sostenibile e nel 2017 ha ideato l’Oscar italiano del cicloturismo. È anche responsabile del progetto Luxurybikehotels.com creato appositamente per fornire indicazioni a ciclisti in cerca di hotel di lusso in cui sostare. Dal 2018 Ludovica è anche editore di Viaggi del Gusto, importante testata dedicata al turismo e all’enogastronomia.

Madre e figlia finirono nella bufera mediatica nel 2005, quando Maria Alberti Casellati divenne sottosegretario del ministero della Salute e sua figlia fu nominata Capo della segreteria di un sottosegretario di Stato, cioè di sua madre.

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