Donatella Pirrottina
4 minuti per la letturaPALMI – Simona Ventura, Valeria Marini, Alena Seredova, Paola Barale e Alfonso Signorini sono solo alcuni dei suoi clienti. Donatella Pirrottina è per loro una vera e propria “guru”.
Lei che, partita da Palmi a 18 anni per studiare scienze motorie in Capitale, oggi ha due superstudi a Roma e a Milano, con uno stuolo di vip, fedelissimi alle sue metodologie. Tenersi in forma coniugando salute, linea e bellezza. È la regola aurea di Donatella che, della ricerca alimentare coniugata a sport e trattamenti estetici, ha fatto la propria vita.
Con notevolissimi risultati, visto che è ormai punto di riferimento per chi, nel mondo patinato dello spettacolo, deve stare attento ad ogni dettaglio, a partire dalla silhouette.
Intercettiamo Donatella durante uno dei suoi viaggi. Verso “casa”: «Torno spessissimo in Calabria – ci dice -sono una talebana della mia terra. La difendo con le unghie e con i denti. E poi la mia Palmi – tiene a ricordare – quella è la mia tana: con mamma, papà, tre fratelli e cinque nipoti». La sua stanza dei bottoni, da cui trasforma rotolini e massa grassa in lontani ricordi, si divide però tra la Madunina e il Colosseo.
Lauree in scienze motorie e naturopatia, Donatella tiene a spiegare che «i suoi metodi si basano su una sana alimentazione e attività fisica, a partire però da rigorosi studi scientifici». E basta avventurarsi nelle ampie spiegazioni delle scelte alimentari consigliate per farsene (solo) una idea: «Ci sono due sistemi ormonali controllati dalla dieta: gli eicosanoidi e l’insulina – riassume Donatella – gli eicosanoidi sono controllati dall’equilibrio fra i diversi acidi grassi essenziali assunti con i cibi. L’ insulina, invece, è controllata dall’equilibrio tra le proteine e i carboidrati contenuti in ogni pasto. Mantenere questi due sistemi ormonali all’interno di ambiti appropriati – chiarisce per i non addetti ai lavori – favorisce lo stato di benessere».
Ma ecco come la studentessa di Palmi è diventata oggi il camice bianco cui le stelle del cinema e della televisione, ma si dice anche politici e grandi nomi del jet-set non solo italiano, hanno affidato, è il caso di dirlo, anima e corpo. «Ho lasciato Palmi dopo le scuole superiori per studiare a Roma Scienze motorie. Ma per finanziarmi gli studi, dovendo arrotondare l’aiuto che arrivava dai miei, cominciai a lavorare per i cannottieri Lazio. Lì cominciai anche una attività semiagonistica: quello è stato il trampolino di lancio per l’ingresso nel mondo dei vip».
«Vivere a Roma non era facile – racconta Donatella – ma mi piaceva quello che facevo. Dopo la laurea in scienze motorie ho capito che la mia vera passione era occuparmi della cura del corpo, ma avevo capito che solo lo sport non poteva bastare. Era necessario integrare anche trattanenti, ma soprattutto una sana alimentazione. Per questo ho scelto di diventare dottore naturopata».
Ed ecco l’inizio dell’avventura che alla fine l’ha portata al brevetto di kit e metodi che mettono insieme le sue esperienze e le sue ricerche, in team con esperti dei vari settori coinvolti. «Ho messo a punto questo sistema partendo dall’ambito sportivo – spiega – all’insegna del principio di “Mens sana in corpore sano”, perché curare il corpo significa anche curare lo spirito».
Un primo studio a Roma e dopo dieci anni uno a Milano: «E’ stato naturale ampliare l’attività perché mi è stato praticamente chiesto dai pazienti che ormai da Milano venivano appositamente a Roma per seguire il programma alimentare integrato. Adesso ho appena lanciato il “Metodo 5”, un progetto alimentare con prodotti su base vegetale integrati con alimenti di uso comune, che ci consentono di migliorare la stile di vita perdendo peso e rimanendo in forma». Settecento i pazienti testati. Niente a che vedere con le diete su cui si sono scatenate polemiche internazionali come quella dell’ormai notissimo Dukan. «Noi non proponiamo diete, ma una educazione alimentare che parte dall’uso di prodotti biologici, e in particolare vegetali, con lavorazioni brevettate che li rendono adatti anche ai vegetariani».
Il tempo stringe. Un aereo l’attende. Donatella si imbarca. Questa volta non per volare tra star e soubrette, che conosce bene, ma per tornare in Calabria, lontano dalle copertine e dai riflettori, nella tana palmese che le è tanto cara. «Aprire qui una sua attività?». Lei risponde, e ci saluta: «Why not?»
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