Antonella Filastro, direttrice del Festival del Pensiero cristallino
INDICE DEI CONTENUTI
- 1 Come nasce il progetto del Festival del pensiero cristallino?
- 2 Perché pensiero cristallino? C’è forza in questa parola.
- 3 Quanto, quanto possiamo e dobbiamo cambiare grazie alla lettura e alla riflessione?
- 4 L’ultima domanda è, perché la Calabria come palcoscenico di questo format, di questo Festival sul pensiero cristallino?
IL FESTIVAL del Pensiero Cristallino – itinerante tra Locri, Ardore e Gerace – segna un ulteriore passo avanti nel progetto di rivitalizzazione della costa ionica calabrese, noto come Riviera Cristallina. Sotto la direzione di Filippo Strano, console onorario di Cancun, il progetto ha attirato l’adesione di 29 Comuni e oltre trenta aziende del settore turistico. Queste realtà, attraverso un sistema di convenzioni e collaborazione reciproca, si impegnano a riattivare i centri urbani, recuperare tradizioni e valorizzare il patrimonio storico e culturale, sempre in un’ottica di sostenibilità e riscoperta delle proprie radici. L’obiettivo è quello di stimolare l’economia locale e promuovere un’immagine di Calabria luminosa e cristallina, capace di superare le ombre che spesso ne influenzano la narrazione esterna. In questo contesto nasce il Festival del Pensiero Cristallino, sostenuto da IPUE (Istituto di Psicologia Umanistico Esistenziale), diretto da Antonella Filastro, che ha recentemente aperto una sede a Cosenza, la seconda dopo Roma. Abbiamo avuto l’opportunità di rivolgerle alcune domande.
Come nasce il progetto del Festival del pensiero cristallino?
«Il progetto del pensiero del Festival del pensiero cristallino nasce per il fatto che, l’IPUE, l’Istituto di psicologia umanistico esistenziale Luigi De Marchi, di cui io sono Presidente ha una scuola di specializzazione in psicoterapia umanistica esistenziale, che si apre al wellness, al benessere esistenziale delle persone. All’interno di questo wellness o, meglio, di questo benessere esistenziale, rientra l’arte, la letteratura, la natura, la bellezza, per cui abbiamo ideato per la prima volta proprio nella Riviera Cristallina questo progetto affinché passi questo messaggio, un messaggio non solo clinico, ma un messaggio culturale e quindi la cultura rientra proprio nella promozione della salute».
Perché pensiero cristallino? C’è forza in questa parola.
«Il pensiero cristallino è il pensiero autentico, è il pensiero puro, è il pensiero forte, il pensiero libero. Infatti, il messaggio è proprio questo, no, della anche della psicologia umanistico esistenziale, che poi è la mia visione della vita e l’approccio che io utilizzo con i miei pazienti: dare proprio speranza che tutti ce la possiamo fare ritrovando in noi quella che è la nostra autenticità, quelle che sono le nostre risorse, le nostre potenzialità all’interno di un modus vivendi il più possibile autentico».
Quanto, quanto possiamo e dobbiamo cambiare grazie alla lettura e alla riflessione?
«Tanto perché io penso che la cultura non solo sia promozione della nostra salute, ma la cultura è emancipazione. Io parlo della cultura umanistico esistenziale, che mette al centro la persona e la libertà, la libertà di scelta. Penso che sia importante più che mai in questo momento, perché ci porta verso una direzione, verso il pensiero libero e indipendente, verso un pensiero in cui ci consente di camminare da soli, perché in ognuno di noi ci sono delle risorse, delle potenzialità che possiamo utilizzare non solo nei momenti difficili, quando ci troviamo ad affrontare, a superare sfide esistenziali importanti, dovuti magari non so una malattia, ad un cambiamento apicale, ma anche nella vita, anche nel quotidiano».
L’ultima domanda è, perché la Calabria come palcoscenico di questo format, di questo Festival sul pensiero cristallino?
«Perché in Calabria l’Istituto ha aperto una seconda sede a Cosenza. Noi specializziamo i medici e gli psicologi per la psicoterapia, la psicoterapia umanistico esistenziale che abbraccia questa visione, dove la libertà di scelta, la responsabilità l’arte e la cultura, la creatività, la progettualità, il senso, il significato, sono, diciamo, i cardini su cui si appoggia questa, questa visione, questo approccio di cura. Inoltre, la bellezza naturale della Riviera Cristallina fornisce un’opportunità unica per esplorare la mente, il corpo e lo spirito di cui la narrativa diventa strumento».
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA
Buongiorno,
articolo sulla psicologia esistenziale molto interessante, chiedo se èpossibile avere un recapito telefonico della dott.ssa Antonella Filastro.
Buona domenica. Demetrio Crucitti ora gironalista.
p.s.; dal 2011 al 2021 Direttore della Sede Regionale RAI per Calabria